NB: per l'installazione serviranno anche un mouse e una tastiera USB (solo per la configurazione della rete, poi si possono togliere)
La configurazione a questo punto dovrebbe essere terminata. Dopo aver verificato, al termine del reboot, che Astrochannel entri regolarmente in esecuzione, si potrà spegnere il Raspberry premendo ALT-F4 e inserendo nella finestra di terminale il comando sudo shutdown -h now, scollegare tastiera e mouse, collocarlo insieme al monitor nella postazione finale e riavviarlo. Se tutto va bene non dovrebbe più esserci necessità di intervenire.
ATTENZIONE! Prima di spegnere il Raspberry e collocarlo nella postazione definitiva è importante annotarsi il suo indirizzo IP, così da poter intervenire da remoto – sia ssh o vnc – in caso di necessità. Per trovare l'indirizzo IP digitare da terminale il comando: hostname -I
Per compiere le seguenti operazioni, collegarsi al dispositivo via ssh: ssh pi@[ip-address-here]
(la password di default vi dovrebbe essere stata fornita, altrimenti contattate marco.malaspina@inaf.it)
Orario di spegnimento e accensione automatica del monitor:
Il sistema è configurato in crontab per spegnere automaticamente il monitor ogni sera e riavviarsi ogni mattina. Per modificare gli orari di spegnimento e di riaccensione occorre dunque intervenire con il comando crontab -e e modificare gli orari (la prima cifra indica i minuti, la seconda l'ora) relativi ai comandi nightpause.sh (per lo spegnimento del monitor) e shutdown -r now (per il riavvio):
# Power off the monitor at 20:16 and reboot at 07:45
# Must be run as pi user (not root!)
#
16 20 * * * /home/pi/nightpause.sh
45 07 * * * sudo /sbin/shutdown -r now
* * * * * /home/pi/pingdata.sh
#
Meccanismo di spegnimento del monitor:
Per evitare inutili consumi e usura del monitor e del Raspberry, nelle ore notturne il sistema spegne il monitor e arresta Astrochannel, per poi riavviare entrambi al mattino. Gli orari di spegnimento e di riaccensione sono definiti nel crontab (per vederli, crontab -l, come descritto nel paragrafo precedente). In particolare, lo script nightpause.sh si occupa dello spegnimento, mentre il comando shutdown -r now riavvia il sistema.
Lo spegnimento del monitor avviene inviando il comando xrandr --off alla porta HDMI. In alcuni monitor questo può però causare un problema: trascorso un certo tempo senza rilevare alcun segnale sulla porta HDMI, potrebbero spegnersi del tutto. In tal caso il reboot del sistema – con la conseguente riattivazione dell'uscita HDMI – non sarebbe sufficiente a riaccendere il monitor. Per ovviare a questa situazione, è previsto un meccanismo alternativo di pausa notturna, quello indicato nel file nightpause.sh come Procedure 1:
#!/bin/bash
pkill -o chromium
export DISPLAY=:0
#
# Procedure 1 (to be used if your monitor cannot be turned on by the HDMI activation once in standby mode)
#
#sudo rm /home/pi/.config/chromium/SingletonLock
#sudo rm /home/pi/.config/chromium/SingletonCookie
#sudo rm /home/pi/.config/chromium/SingletonSocket
#/usr/bin/chromium-browser --noerrdialogs --disable-infobars --kiosk 'http://astrochannel.media.inaf.it/back2black.php' &
#
# Procedure 2 (preferable, to be used if your monitor can be turned on the next morning by the HDMI activation)
#
xrandr --output HDMI-1 --off
xrandr --output HDMI-2 --off
#
Di default è commentato, ma se dovesse rendersi necessario farvi ricorso è sufficiente
togliere gli "#" di commento e commentare, invece, le due righe relative alla Procedure 2.
Gestione della ventola:
La ventola di raffreddamento è collegata di default come indicato nell'immagine 4 qui sopra, con la terra (cavo nero) sul pin 6 il cavo rosso sul pin 1 (3.3 volt). Se non fosse sufficiente, si può collegare il cavo rosso al pin 2, quello dei 5 volt. La soluzione ideale sarebbe però quella accendere e spegnere la ventola in base alla temperatura. Ciò è possibile attraverso il menù di configurazione del Raspberry:
Occorrerà poi collegare il cavo rosso al pin programmato per la gestione della ventola (nell'esempio qui sopra, il n. 14).
Aggiungere una static route per accedere da una subnet diversa:
Per poter accedere al Raspberry via ssh o vnc quando si trova su una subnet diversa da quella in uso, può essere necessario aggiungere una static route. Per farlo è sufficiente editare (o creare, se non esiste) il file /lib/dhcpcd/dhcpcd-hooks/40-route. Esempio:
sudo nano /lib/dhcpcd/dhcpcd-hooks/40-route
#
# add static route
#
ip route add 192.167.166.0/24 via 192.168.176.254
# Power off the monitor at 20:15 and reboot at 07:45
# Must be run as pi user (not root!)
#
15 20 * * * /home/pi/nightpause.sh
45 07 * * * sudo /sbin/shutdown -r now
* * * * * /home/pi/pingdata.sh
#
#
/usr/bin/chromium-browser --autoplay-policy=no-user-gesture-required --noerrdialogs --disable-infobars --kiosk 'http://astrochannel.media.inaf.it?audiocontrol=mouse&autostart=true' &
#
#
/usr/bin/chromium-browser --autoplay-policy=no-user-gesture-required --noerrdialogs --disable-infobars --kiosk 'http://astrochannel.media.inaf.it?autostart=true' &
#