Al via con la cerimonia di apertura, la 59° edizione del congresso nazionale della Società Astronomica Italiana (SAIt). Il tema di quest’anno è “Le sfide scientifiche affrontate con i nuovi grandi telescopi da terra e dallo spazio”. Il meeting si svolgerà a Catania, presso il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università, dal primo pomeriggio di oggi fino a venerdì 22 maggio. Il congresso sarà dedicato alla memoria del Prof. Marcello Rodonò, nel decimo anniversario della sua scomparsa.
Il programma scientifico di quest’anno tocca le quattro tematiche affrontate nel corso del meeting nazionale ASTROFRONTIERE, svoltosi a Roma il 18 e 19 marzo 2015: Gravità e Fisica Fondamentale, Cosmologia, Astrofisica delle strutture cosmiche barioniche e Sistema solare, esopianeti e ricerca della vita. Durante questa settimana, per ogni tematica verranno affrontati problemi scientifici “di frontiera”, dando particolare risalto al contributo fornito dai grandi telescopi da terra e dallo spazio. Diversi saranno gli interventi inerenti l’attività di divulgazione scientifica in ambito astrofisico, alla didattica dell’astronomia e dell’astrofisica, e alle attività riguardanti il patrimonio storico. Sono previsti, inoltre, diversi spazi di discussione dedicati all’approfondimento delle tematiche scientifiche e al dibattito su temi di politica della scienza.
Durante il Congresso, poi, avrà luogo la premiazione dei vincitori della X edizione del premio Pietro Tacchini, prestigioso riconoscimento alle migliori tesi di dottorato del XXVII ciclo di tema astronomico svolte in Università Italiane.
Tra gli eventi organizzati a margine del congresso SAIT dall’INAF-Osservatorio Astrofisico di Catania segnaliamo la conferenza pubblica Ray Norris (CSIRO Astronomy & Space Science) dall’interessante titolo “Astronomy and Navigation in Aboriginal Australia”, che si svolgerà martedì 19 maggio alle ore 20 presso il Castello Ursino di Catania. Per il 21 maggio, sempre ore 20, è stata organizzato una seconda conferenza dal titolo “Dal monte Etna alle Ande in Cile: l’Osservazione dell’Universo in raggi gamma a alta energia nell’ambito del progetto ASTRI/CTA dell’Istituto Nazionale di AstroFisica”: relatore sarà Giovanni Pareschi (Osservatorio Astronomico di Brera – INAF).
E chi dovesse trovarsi a Catania nei giorni del congresso potrebbe approfittare anche per fare “un salto” alla stazione osservativa di Serra La Nave sull’Etna (gestita proprio dall’Osservatorio Astrofisico) e visitare il sito dove è stato costruito il prototipo del gruppo di telescopi che comporranno la fantastica rete di strumenti chiamata Cherenkov Telescope Array (CTA). Lo strumento italiano si chiama SST (Small Size Telescope), è stato inaugurato lo scorso 24 settembre e realizzato nell’ambito di ASTRI (Astrofisica con Specchi a Tecnologia Replicante Italiana), il “Progetto Bandiera” finanziato dal MIUR e condotto dall’INAF. Il CTA sarà una batteria di telescopi destinati a studiare le sorgenti di radiazione gamma provenienti dall’universo che, una volta realizzato, sarà il più potente e sensibile osservatorio per i raggi gamma mai costruito. [Guarda il time lapse della sua realizzazione su INAFTV]
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