Lo sciame meteorico delle Perseidi, noto come “lacrime di San Lorenzo”, è stato osservato – come anticipato su Media Inaf – dalla rete di telecamere del progetto Prisma. La suggestiva sequenza di immagini che riportiamo è stata ottenuta presso la stazione osservativa di Loiano, con una delle due camere del gruppo Prisma dell’Inaf-Osservatorio astronomico di Bologna, formato da Alberto Buzzoni, Giovanna Stirpe, Sandro Bardelli, Roberto Di Luca e Camilla Marcatelli. Le immagini sono state ottenute nella notte del 12-13 agosto, in corrispondenza quindi con il massimo atteso per lo sciame.
Grazie all’obiettivo a “occhio di pesce” della camera Prisma, l’animazione mostra l’intera volta celeste e raccoglie le detezioni più salienti nel corso della notte, quelle relative a meteore di magnitudine più brillante di circa -1, fra le 21:40 e le 04:40 ora locale estiva, come indicato in basso a destra.
Per facilitare la visione, i colori delle immagini sono stati invertiti: stelle e meteore sono quindi in nero, su fondo bianco. La grande macchia nera che a un certo punto sorge da est (a destra nell’immagine) è la Luna, che genera la “ghost image” (riflesso interno alle ottiche) in posizione simmetrica rispetto al centro.
Il cerchietto in giallo marca il “radiante” dello sciame, ovvero il punto del cielo da cui, in prospettiva, sembrano diramarsi le meteore. Il radiante si trova nella costellazione di Perseo, da cui deriva il nome del fenomeno.
Al passare delle ore è naturalmente molto evidente il moto di rotazione della volta celeste attorno alla stella polare (marcata dai due segni rossi, in basso), con le altre stelle e le costellazioni che sorgono dall’orizzonte est e, poco a poco, tramontano verso ovest (bordo a sinistra). Come riferimento, è riportato in rosso anche il grande triangolo estivo formato dalle stelle brillanti Altair (nella costellazione dell’Aquila), Deneb (Cigno) e Vega (Lira).
Prisma (Prima Rete Italiana per la Sorveglianza di Meteore e Atmosfera) è una rete di telecamere in corso di installazione sul territorio nazionale per l’osservazione di eventi meteorici, finalizzata al calcolo delle orbite degli oggetti che li generano e delle eventuali aree di impatto, e in caso di impatto al recupero delle meteoriti. Alla collaborazione partecipano, oltre alle strutture Inaf, diverse scuole e organizzazioni private.
Il gruppo Prisma dell’Osservatorio astronomico di Bologna sta estendendo l’uso delle camere anche ad altre tematiche, legate in particolare alla space situational awareness, ovvero il monitoraggio di corpi spaziali naturali e artificiali che ha lo scopo di prevedere, e se possibile evitare, danni da collisioni sia nello spazio che a terra.