LA NOTIZIA SULL’ULTIMO NUMERO DEL WGSBN BULLETIN

Dedicato un asteroide a Filippo Frontera

Astrofisico di fama internazionale nel campo delle alte energie, professore emerito di fisica sperimentale all'Università di Ferrara, a Filippo Frontera è stato dedicato l’asteroide della fascia principale 126177 Filippofrontera (2002 AP12). Non è che il più recente di una lista di almeno una trentina di corpi celesti ai quali è stato dato il nome di altrettanti ricercatori e ricercatrici dell’Istituto nazionale di astrofisica

     03/05/2024

Filippo Frontera. Crediti: Univ. Ferrara

Grande circa 4.5 km, avvistato per la prima volta dall’astronomo Fabrizio Bernardi la notte del 10 gennaio 2002, usando il telescopio di Campo Imperatore, mentre solcava la fascia principale, l’asteroide 2002 AP12 ha da questa settimana un nuovo nome: 126177 Filippofrontera. Come riporta infatti l’ultimo numero del Wgsbn bulletin (il periodico dello Small Body Nomenclature Working Group, il gruppo di lavoro dell’Unione astronomica internazionale che si occupa della nomenclatura dei corpi minori del Sistema solare), l’asteroide è stato dedicato all’astrofisico dell’Università di Ferrara (e associato Inaf) Filippo Frontera.

L’ambito di ricerca di Frontera, si legge sempre sul Wgsbn Bullettin, riguarda l’astronomia dei raggi X e dei raggi gamma. Nel corso della sua lunga carriera ha ricevuto i premi “Bruno Rossi”, “Cartesio”, “Enrico Fermi” e “Marcel Grossmann”. E più di recente, nel 2024, l’International Collaboration Award dell’Accademia cinese delle scienze. A formulare la proposta di dedicargli l’asteroide sono stati lo stesso Fabrizio Bernardi e l’astronomo Mario Di Martino.

«La cosa mi ha fatto molto piacere», dice Frontera a Media Inaf. «È un po’ come un segno di immortalità fatto non solo di carta (le pubblicazioni), ma anche di pietra, un grande masso, con silicati e altre sostanze che hanno resistito forse per miliardi di anni all’autodistruzione. È una sensazione piacevole, sperando sempre che 126177 Filippofrontera (2002 AP12) non debba interagire con la Terra, cosa per ora esclusa dall’orbita».

Questo dedicato a Filippo Frontera non è che il più recente di un ragguardevole numero di asteroidi ai quali è stato dato il nome di astronome e astronomi dell’Inaf – o associati all’Inaf, com’è appunto il caso di Frontera. Da un rapido confronto incrociato fra l’elenco di tutti i “pianeti minori” con nome proprio del Minor Planet Center e l’elenco del personale dell’Istituto nazionale di astrofisica escono, infatti, i nomi di almeno una ventina fra ricercatrici e ricercatori dell’ente ai quali è stato dedicato un asteroide: Marco Bondi, Marta Burgay, Fabrizio Capaccioni, Massimo Della ValleDaniele Gardiol, Daria Guidetti, Simone Ieva, Saverio Lombardi, Alice Lucchetti, Giusi Micela, Emilio Molinari, Ulisse Munari, Maurizio Pajola, Ernesto Palomba, Davide Perna, Bianca Poggianti, Sofia Randich, Federico Tosi, Francesca Zambon e lo stesso presidente Inaf Roberto Ragazzoni. A proposito di presidenti Inaf, fra chi ha ricoperto questo incarico in passato sono presenti nell’elenco del Minor Planet Center anche Giovanni Bignami e Tommaso Maccacaro.

Altrettanto nutrito il gruppo degli associati Inaf: oltre a Filippo Frontera incontriamo infatti Ester Antonucci, Paolo Bacci, Cesare Barbieri, Ivano Bertini, Oberto Citterio, Enrico Maria Corsini, Mario Di MartinoCarmelo Falco, Federico Ferrini, Luca Fini, Flavio Fusi Pecci, Monica Lazzarin, Paola Leaci, Claudio Maccone, Simone Marchi, Francesco Marzari, Sabrina Masiero, Silvano Massaglia, Roberto Nesci, Emanuele Pace, Giovanni Pratesi, Sandra Savaglio e Paolo Tanga.

Sicuramente ne manca qualcuno: nel caso fateci sapere e lo aggiungeremo.