LO STUDIO SU THE ASTROPHYSICAL JOURNAL LETTERS

Aloni di materia oscura completamente oscuri

Ethan Nadler, astrofisico computazionale dell’Università della California a San Diego, ha calcolato la massa critica al di sotto della quale gli aloni di materia oscura non riescono a formare stelle. Assumendo che il raffreddamento del gas coinvolga anche idrogeno molecolare, calcola Nadler, la soglia si aggirerebbe attorno ai dieci milioni di masse solari

AVVOLTA DA UNA NUBE DI POLVERI E GAS SCOLPITA DAI VENTI STELLARI

Hubble svela una “fabbrica di stelle”

Una nuova immagine del telescopio spaziale Hubble rivela in dettaglio l’ammasso stellare Ngc 346, un vivace gruppo di stelle giovani situato nella Piccola Nube di Magellano. Questa vista mozzafiato, ottenuta combinando dati infrarossi, ottici e ultravioletti, mostra il processo di formazione stellare in una delle regioni più attive del nostro universo vicino

IL PROGRAMMA SPAZIALE DI TRUMP È A OGGI PROBABILMENTE IRREALISTICO

Astronauti su Marte? Impresa azzardata

Le difficoltà da affrontare e risolvere per una missione con equipaggio fino al Pianeta rosso sono ancora molte. Per avere un’idea della complessità dei problemi posti da un viaggio a Marte con astronauti, Patrizia Caraveo – in questo commento pubblicato la settimana scorsa sul Sole24Ore, che vi riproponiamo con il consenso dell’autrice – suggerisce la lettura dell’ultimo libro di Paolo Ferri, “Volare oltre il cielo”

È LA PIÙ DISTANTE GALASSIA MASSICCIA QUIESCENTE TROVATA FINORA

Rossa e morta, questa galassia s’è subito spenta

Il telescopio spaziale James Webb ha scoperto una galassia eccezionale che sfida i modelli teorici sull’evoluzione cosmica. Piccolina, di appena 650 anni luce di diametro, aveva già oltre dieci miliardi di masse solari nei primi 600 milioni di anni dopo il Big Bang. Poi, in quell’epoca, ha smesso di formare stelle, quando le altre erano ancora in rapida crescita. Tutti i dettagli su ApJ

DALLA FASCIA PRINCIPALE DEGLI ASTEROIDI ALLA COSTA RICA

I connotati di Aguas Zarcas

Sessanta centimetri di diametro per 250 chilogrammi di peso. Proveniente dalla fascia degli asteroidi, sembrerebbe aver attraversato lo spazio interplanetario senza mai collidere con altri corpi, per entrare infine nell’atmosfera terrestre a una velocità di circa 14 km/s, disintegrandosi a 25 km di altitudine. È l’identikit tracciato da un team del Seti Institute del meteoroide di Aguas Zarcas, i cui frammenti sono caduti nell’omonima città costaricana nel 2019

IL JWST HA RISOLTO IL PROBLEMA DELLE DIMENSIONI

L’asteroide 2024 YR4 è di classe Tunguska

L’asteroide near-Earth 2024 YR4 che a fine febbraio aveva una probabilità del 3 per cento di colpire la Terra è stato osservato nell’infrarosso con il Jwst e questo ha permesso di stimarne un diametro di 60 ± 7 metri, un asteroide del tutto paragonabile a quello della catastrofe di Tunguska. Se la probabilità di colpire la Terra è crollata a zero, quella di colpire la Luna il 22 dicembre 2032 è salita al 3,8 per cento. Facciamo il punto della situazione

TEST CON MATERIALE SIMULANTE HANNO RAGGIUNTO UN’EFFICIENZA DEL DIECI PER CENTO

Sulla Luna, il fotovoltaico è fatto di regolite

Sul nostro satellite il Sole non manca, e nemmeno il materiale per fabbricare pannelli fotovoltaici. I ricercatori dell’Università di Potsdam hanno ideato nuove celle a base di vetro di regolite e perovskite, un cristallo a basso costo molto efficiente nel trasformare la luce in energia elettrica. Potrebbero essere fabbricati sul posto riducendo il peso al lancio del 99 per cento e, con esso, i costi di trasporto. Tutti i dettagli su Device di Cell Press