Vista sulla corona solare dalla Stazione spaziale
Grazie alla nuova tecnologia introdotta dal coronografo Codex della Nasa, sviluppato in collaborazione con l’Istituto nazionale di astrofisica – che ne ha curato la calibrazione, avvenuta a Torino – e installato sulla Iss, gli scienziati hanno potuto osservare per la prima volta i cambiamenti di temperatura nell’atmosfera esterna del Sole