Si chiama MAD e servirà a “correggere la vista” dei futuri telescopi da 50-100 metri, eliminando gli effetti della turbolenza atmosferica. Uno dei suoi componenti, il sensore di fronte d’onda Layer Oriented Multi-Pyramid (LOWFS), è stato ideato, realizzato e collaudato con successo da un gruppo di astrofisici dell’Inaf. Tra le possibili ricadute, anche applicazioni in oftalmologia clinica.
[flv:https://www.media.inaf.it/video/flv/MAD-Ragazzoni-Falomo.flv 400 300]