COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO INAF-ASI-INFN del 7 dicembre 2009
Il mostruoso buco nero nel centro del quasar 3C454.3 ha polverizzato tutti i suoi record precedenti,
diventando la sorgente più brillante del cielo. Si tratta di un sorpasso storico visto che nessuna sorgente aveva mai eguagliato il pulsar delle Vele.
I satelliti per lo studio dei raggi gamma Agile e Fermi, ai quali collaborano l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) stanno seguendo in diretta le bizze del mostruoso buco nero nel centro del quasar 3C454.3. Il livello di emissione gamma di sorgenti di questo tipo dipende dalla quantità di materia che viene accresciuta dal buco nero, in altre parole, dal suo regime alimentare. Quando il buco nero è a dieta, l’emissione è stazionaria. Invece, quando il buco nero si ingozza di materia, l’emissione aumenta e diventa variabilissima. In questi giorni 3C454.3 deve avere veramente fatto indigestione, perché è diventato la sorgente gamma più brillante del cielo. Un evento raro che sta mobilitando tutta la comunità astronomica mondiale.
“3C 454.3” è la sigla che individua una sorgente di emissione radio prodotta da un buco nero super-massivo (miliardi di masse solari) ospitato in una galassia lontana miliardi di anni luce.
Da quando Agile è entrato in attività, a metà 2007, la sorgente alterna periodi tranquilli con periodi di grande attività, durante i quali diventa molto brillante in raggi gamma, arrivando ad essere paragonabile alla più brillante sorgente del cielo gamma, una pulsar nella costellazione delle Vele. La sorgente viene seguita anche da Fermi, che registra giornalmente il livello di emissione.
Alla fine di novembre, Agile, che adesso spazzola continuamente il cielo, si è accorto che c’era qualcosa di strano e ha dato l’allerta che è stata immediatamente confermata da Fermi. Si pensava a un periodo di attività come se ne erano visti altri ma la sorgente ha polverizzato tutti i suoi record precedenti, diventando la sorgente più brillante del cielo. Si tratta di un sorpasso storico visto che nessuna sorgente aveva mai eguagliato il pulsar delle Vele. In queste occasioni è molto importante studiare il comportamento della sorgente a tutte le lunghezze d’onda. Per questo vengono attivate campagne osservative in onde radio, ottico e raggi X. Un consorzio internazionale di telescopi ottici coordinato dall’Osservatorio di Torino segue il comportamento della sorgente, mentre tutti gli osservatori X hanno già cominciato le osservazioni.
“E’ come se la macchina acceleratrice di questo buco nero si sia attivata superando se stessa in modo del tutto inaspettato”, dice Stefano Vercellone dell’INAF-IASF di Palermo e coordinatore di molte ricerche recenti su 3C 454 con i dati di Agile e altri osservatori. “Abbiamo chiamato questo oggetto, non a caso, “Crazy Diamond”, e ora lo vediamo in azione come sorgente gamma più forte dell’intero cielo”.
“Adesso sembra che il flusso gamma stia lentamente scendendo, ma con i buchi neri non si sa mai, magari non è ancora sazio e ricomincerà a stupirci” dice Patrizia Caraveo dell’INAF che coordina il team italiano per Fermi. “Penso che il bello debba ancora venire, sono convinta che capiremo quello che è successo alla sorgente solo quando potremo combinare i dati gamma con quelli ottici, X e radio”.
Per Paolo Giommi dell’ASDC dell’ASI: “3C454.3 non solo è un buco nero vorace, ma anche un faro che punta la sua luce potente verso di noi. Già nel 2005 questa sorgente di radiazione radio, ottica, X e gamma aveva raggiunto livelli record, ma allora nessun satellite gamma era in orbita. Ora sia Agile che Fermi stanno monitorando quella che si è dimostrata essere la sorgente più brillante del cielo in raggi gamma”.
“Continua la serie delle straordinarie osservazioni di Fermi e Agile, eseguite mediante strumenti in gran parte concepiti e realizzati dalla comunità scientifica del nostro Paese”, sottolinea Benedetto D’Ettorre Piazzoli, membro della giunta esecutiva dell’INFN. “Lo studio della fenomenologia di questi voraci buchi neri – aggiunge D’Ettorre Piazzoli – riveste interesse anche perché tra essi potrebbero nascondersi le misteriose sorgenti dei raggi cosmici di altissime energie, quelle energie che noi non possiamo raggiungere nei nostri laboratori, nemmeno nel superacceleratore Lhc”.
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Per ulteriori informazioni
INAF – Marco Galliani 06.35533390 – 338.6618041
Patrizia Caraveo 3296281486 – Marco Tavani 3355836144
ASI – Fabrizio Zucchini 06.8567231/06 8567812 – 328 0117244
INFN – Antonella Varaschin – uff. 06 6868162 / cell. 349 5384481