C’è un po’ di San Benedetto del Tronto, lassù nello spazio profondo. Nazzareno Mandolesi, responsabile dello strumento Lfi del satellite Planck, in orbita a 1.5 milioni di chilometri dalla Terra per studiare l’Universo all’alba del tempo, è infatti originario di San Benedetto. Ora la città natale gli ha consegnato la sua massima onorificenza, il Premio Truentum, giunto alla 24esima edizione e concesso a quei sambenedettesi di nascita o adozione che, operando nei vari campi dell’agire umano, siano riusciti a conseguire traguardi prestigiosi a livello nazionale e internazionale.
La cerimonia si è svolta ieri, sabato 19 dicembre, all’auditorium comunale Tebaldini. A consegnare il premio, una pergamena e una medaglia d’oro, il sindaco Giovanni Gaspari, davanti a un pubblico numeroso e con l’accompagnamento musicale della corale “Riviera delle Palme”.
“Scienza e conoscenza sono la ricchezza di un paese”, ha detto Mandolesi nel suo discorso. “Peccato che tanti nostri governanti non lo capiscano, sebbene le statistiche ci dicano che il Pil pro capite è proporzionale al numero di laureati. In particolare, come disse il presidente statunitense Lyndon Johnson ai tempi del lancio del Soyuz e dello Sputnik, essere primi nello spazio vuol dire esserlo in tutto. E ai giovani dico che non si deve essere soltanto i più bravi – perché questo da solo non paga – ma essere primus inter pares, ovvero insieme agli altri”.