Giornata di passione quella odierna per l’Istituto Nazionale di Astrofisica. Stamane infatti il Corriere della Sera, il Giornale e il Sole24ore, nell’elencare gli enti da sopprimere, citavano anche l’istituto di Astrofisica, anche se non nella sua completezza di denominazione o di acronimo.
Un fulmine a ciel sereno per un ente tra i più produttivi a livello internazionale, come riconosciuto a livello nazionale dal CIVR (il comitato di valutazione della ricerca del MIUR) e a livello internazionale dalla agenzia Thomas Reuter nel suo Science Watch.
L’ente peraltro viene citato negli articoli come piccolo, una definizione probabilmente impropria a fronte delle oltre 1200 persone che vi lavorano.
In una nota il Presidente Maccacaro ha informato il personale INAF di essere riuscito ad avere il testo corrente del provvedimento, recante la data 25 maggio. Documento chiuso alle ore 18.41 di martedì sera.
“Nel testo in questione –scrive Maccacaro – all’articolo 6 (soppressione ed incorporazione di enti ed organismi pubblici; riduzione dei contributi a favore di enti) non vi è menzione alcuna dell’INAF (e nemmeno dell’INGV).”
Continueremo a seguire con attenzione l’evolversi della manovra finanziaria per avere informazione certe su quanto riportato da alcuni giornali e a tenervi costantemente informati.