L’istituto nazionale di Astrofisica (Inaf), l’Istituto nazionale di Oceanografia e Geofisica (Ogs), quello sulla ricerca metrologica (Inrim), quello di Alta Matematica (Indam) e la stazione zoologica “A. Dohrn”, gli enti di ricerca i cui compiti e le attribuzioni sarebbero dovuti passare al ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e al Cnr, restano autonomi. E’ quanto si apprende dalle agenzie di stampa.
Nell’ultima versione della manovra, gli istituti di ricerca spariscono infatti dalla lista degli enti pubblici destinati ad essere soppressi. Salvo è anche l’Istituto di studi giuridici internazionali. “La scorsa settimana – ricordano le agenzie -, il presidente dell’Inaf aveva scritto una “lettera aperta” al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, contro la soppressione dell’Istituto e diversi erano stati gli appelli a salvare gli Istituti di ricerca. Resta invece in manovra la soppressione dell’Ipsema e dell’Ispesl le cui funzioni sono attribuite all’Inail; così come viene decretata la fine dell’Ipost le cui funzioni sono trasferite all’Inps; eliminati anche l’Istituto affari sociali le cui funzioni andranno all’Isfol e l’Ente nazionale di assistenza e previdenza per i pittori e scultori, musicisti, scrittori ed autori drammatici (Enappsmsad). Cancellati anche l’Isae le cui funzioni finiranno al ministero dell’Economia, l’Ente italiano Montagna (Eim) le cui funzioni finiscono al Dipartimento per gli affari regionali della presidenza del consiglio e l’Ente nazionale per studi e esperienze di architettura navale (Insean). Ad avere i giorni contati – scrivono ancora le agenzie – l’Istituto per la promozione industriale (Ipi), l’ente teatrale italiano (Eti), la stazione sperimentale per l’industria delle conserve alimentari, la stazione sperimentale del vetro, la stazione sperimentale per la seta, la stazione sperimentale per i combustibili, la stazione sperimentale Carta, cartoni e paste per carta (Ssccp), la stazione sperimentale per le industrie degli oli e dei grassi (Ssog), la stazione sperimentale per le industrie delle essenze e dei derivati degli agrumi, la stazione sperimentale delle pelli e materie concianti, il centro per la formazione in economia e politica dello sviluppo rurale, il Comitato nazionale italiano per il collegamento tra il Governo e la Fao, l’ente nazionale delle sementi elette, l’istituto nazionale delle conserve alimentari”.
Ulteriore conferma è giunta dal ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Maria Stella Gelmini che a latere dell’assemblea degli Industriali di Brescia, ha dichiarato: “E’ una manovra coraggiosa e indispensabile per contenere la spesa. Sono stati tutelati i ceti deboli, non ci sono tagli per pensioni, sanità e scuola, non ci sono tagli per i centri di ricerca e per il fondo per l’università. Le infrastrutture del sapere del nostro Paese sono state salvaguardate”.
Ora il decreto legge inizierà il suo iter parlamentare per essere approvato entro i previsti sessanta giorni.