L’annuncio e gli inviti stanno arrivando in questi giorni a stretto giro di posta. Destinatari, Herschel e Planck, le due missioni spaziali gemelle dell’ESA, entrambe realizzate anche grazie al fondamentale contributo dell’INAF e dell’ASI, lanciate in orbita il 14 maggio 2009 da un unico vettore Ariane V. Due missioni che, da quando hanno raggiunto la loro destinazione, a 1.5 milioni di chilometri dalla Terra, stanno mietendo non solo premi e riconoscimenti, ma anche e soprattutto una stupefacente messe di dati scientifici di altissima qualità.
Ai telescopi spaziali Herschel e Planck, dunque, ai responsabili dei consorzi internazionali che li hanno realizzati e a tutte le persone che ne fanno parte va lo Special Grand Prix 2010: il riconoscimento internazionale assegnato ogni anno dall’Associazione francese per l’aeronautica e l’astronautica (AAAF) alle persone e ai team che più hanno segnato il progresso della scienza e dell’esplorazione spaziale.
La cerimonia di premiazione si svolgerà a Parigi il 9 giugno, presso il Salone dell’Aeroclub Francese, e vi parteciperà fra gli altri l’astronauta Jean-Pierre Haigneré.
Fra gli invitati alla cerimonia, in qualità rispettivamente di Planck Project Scientist e Planck/LFI Principal Investigator, Jan Tauber dell’ESA e Reno Mandolesi dell’INAF-IASF Bologna. Li abbiamo intervistati:
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