La cautela è d’obbligo: lo studio apparso sul Monthly Notices a firma degli scienziati Utane Sawangwit e Tom Shanks, che mette in dubbio la calibrazione del Wmap (vedi articolo del 16 giugno u.s.) e conseguentemente la teoria sulla presenza di materia e energia oscura come elementi dominanti l’universo (solo il 4% sarebbe a noi visibile), non è uno studio che possa prendersi alla leggera. E per questo rappresenta un interessantissimo argomento di dibattito al quale non si è sottratto Giovanni Bignami a Storie dall’Astromondo: