La spedizione congiunta dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Torino (INAF-OATo) e dell’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta (OAVdA) è riuscita a portare a termine le osservazioni durante l’eclisse totale di Sole di domenica 11 luglio 2010, visibile solo da un cono di circa 15 chilometri nel mezzo dell’Oceano Pacifico.
Alle 20.46 ora italiana di domenica sera (8.46 del mattino ora locale), poco dopo il fischio d’inizio della finale dei mondiali di calcio, il sole sull’atollo di Tatakoto, nella Polinesia francese, si è fatto nero. Per circa cinque minuti, è calato il buio in pieno giorno. E mentre sull’isola di Pasqua una folla di turisti e di gente locale dava il via a festeggiamenti e riti tradizionali, su questo isolotto gli astronomi italiani scrutavano la settima eclissi totale del XXI secolo per analizzare i misteri della corona solare.
Nonostante difficoltà di carattere tecnico, logistico e ambientale (nell’emisfero australe questa è la stagione invernale e le frequenti piogge tropicali hanno disturbato la delicata messa a punto della strumentazione), sono stati portati a termine entrambi gli esperimenti in programma: lo studio della polarizzazione della luce della fotosfera della nostra stella diffusa dagli elettroni liberi nella corona (esperimento EK-Pol) e quello dell’emissione degli atomi di ferro ionizzato, Fe XIV, presenti anch’essi nella corona (esperimento CorMag). L’analisi dei dati scientifici raccolti occuperà per i prossimi mesi gli studiosi del gruppo coordinato da Silvano Fineschi (INAF-OATo).
Nel frattempo ecco alcune cartoline da Tatakoto, dove gli astrofisici torinesi e valdostani hanno installato il campo base per portare avanti questo originale progetto di ricerca, avviato ormai da oltre cinque anni.