Apollo 11, un piccolo passo. Così il sito della NASA celebra il 41° anno dalla conquista della Luna. Il celebre piccolo passo per l’uomo e un grande passo per l’umanità. Esattamente un anno or sono tutto il mondo si mobilitava a celebrare il quarto anniversario decennale. Manifestazioni fatte di ricordi, di meraviglia per un risultato tecnologico tanto avanzato ottenuto con macchine paragonabili alle prime calcolatrici portatili polifunzionali.
Celebrazioni fatte presentando libri, molti quelli usciti per l’occasione, a sottolineare i dettagli di quella magnifica avventura. Dettagli spesso lusinghieri per il nostro paese, perché italiano era il capo delle operazioni a Houston, Rocco Petrone; perché a Roma nacque uno dei tre americani che approdarono sul nostro satellite (a dire la verità Collins rimase sul modulo orbitale a supporto della missione dei suoi due compagni).
Il quarantennale dello sbarco della Luna coincideva anche con il progetto di tornare sulla sua superficie, come auspicato dall’ex presidente Bush. Obama si era insediato da 6 mesi alla presidenza USA e non aveva ancora fatto in tempo a capire se quella fosse o meno la via giusta. L’inverno 2009/2010 ha presentato al mondo un quadro diverso.
Quanti si domandavano a cosa sarebbe servito, dal punto di vista dell’evoluzione scientifica e tecnologica, un ritorno sulla Luna, sono esauditi dalle scelte di Obama che, complice la pesante crisi economica, hanno nella cautela la principale motivazione.
L’uomo va su Marte? Non è ancora detto. Quel che però possiamo dire dell’anno che è trascorso tra queste due celebrazioni, è che abbiamo celebrato i vent’anni di Hubble, a dire che la ricerca, da terra e dallo spazio, nell’Universo, non solo non si è fermata ma ha segnato tanti altri piccoli passi, come quelli dell’Apollo 11, piccoli per l’uomo ma…