Un vero esempio di “edutainment“: 16 ragazzi divisi in quattro gruppi, ciascuno con un compito ben preciso, hanno costruito e programmato in 3 ore il lander della missione Rosetta. Tutto questo giocando con i LEGO. Avevano infatti a diposizione 2 kit di Camion-Gru della LEGO® e 3 LEGO® MINDSTORMS®. Quest’ultima è una linea di prodotti, che combina mattoncini programmabili con motori elettrici, sensori, mattoncini “classici”, pezzi di LEGO Technic (come ingranaggi, assi e parti pneumatiche) per costruire robot e altri sistemi automatici e/o interattivi.
Questa dimostrazione si è svolta ieri a Roma, presso la sede di San Pietro in Vincoli, all’interno delle manifestazioni pubbliche promosse e organizzate dall’INAF-IFSI di Roma in occasione dello European Planetary Science Congress – EPSC 2010.
Presenti l’ideatore Maarten Roos, planetologo e regista di filmati didattici, e Detlef Koschny planetologo dell’ESA che si occupa principalmente di asteoridi e che ha aiutato fin dall’inzio Maarten a progettare il gioco.
Abbiamo chiesto loro perchè hanno scelto proprio Philae, così si chiama il lander di Rosetta, e i motivi fondamentali sono due. Il primo è che si tratta di un progetto che vede coinvolti molti paesi europei. Secondo, anche se è stato lanciato ancora nel 2004, dovremmo attendere il 2014 per vederne i risultati e quindi questo crea aspettativa e prepara i giovani a quel che sarà quando si riceveranno migliaia di dati che poi si dovranno analizzare. Per allora qualche ragazza o ragazzo che oggi si divertono a montare il kit domani potranno, magari, essere protagonisti di questa ricerca.
Il kit non è ancora in commercio, si spera ovviamente che ciò avvenga in breve tempo. Resta comunque il fatto che, in questo caso, l’espressione “imparare giocando” riuslta vera più che mai!
Immagini: LEGO | Lotte van Zanten