Gli occhi del telescopio spaziale Hubble della Nasa e dell’Esa sono entrati nel cuore della nebulosa Laguna, dentro una sconfinata nube di polvere e gas che sembra scolpita. L’effetto “tavolozza di colori” ripreso dalla Advanced Camera for Surveys (ACS) è frutto del bombardamento della radiazione energetica sprigionata dalla nuove stelle nascenti. A dispetto del suo nome, che evoca un luogo rilassante e tranquillo, la nebulosa Laguna (anche chiamata Messier 8) è un posto infernale.
Se è stata chiamata così, il motivo dipende dall’ampia corsia di polvere, che ricorda l’immagine di una laguna e attraversa il gas incandescente della nebulosa. Questa struttura, predominante nelle immagine panoramiche, non si vede alla distanza ravvicinata della foto scattata da Hubble. Tuttavia, le volute di gas e la consistenza granulosa dell’immagine rendono il nome acquoso della nebulosa particolarmente calzante.
Situata a circa 5 mila anni luce nella costellazione del Sagittario, Messier 8 è un’enorme regione di formazione stellare che si estende per 100 anni luce. Le nubi d’idrogeno vengono erose e stanno lentamente collassando, lasciando emergere nuovi, splendenti soli la cui luce ultravioletta fa a sua volta brillare il gas circostante, dando al quadro le tonalità di rosso.
Negli ultimi anni gli astronomi hanno scoperto nella nebulosa Laguna la prima prova inequivocabile che in questa regione la formazione di stelle sta avvendendo per accrescimento di materia dalle nubi di gas. Le giovani stelle ancora circondate dal disco occasionalmente sparano nello spazio lunghi tentacoli di materia dai loro poli. Negli ultimi 5 anni sono stati osservati diversi esempi di questi getti, noti come oggetti di Herbig-Haro, dando agli scienziati forte sostegno alla teoria sulle stelle in formazione in regioni così ricche di idrogeno.
La nebulosa Laguna, scoperta nel 18esimo secolo dall’astronomo Charles Messier, è debolmente visibile a occhio nudo in una notte scura come un piccola macchia grigia nel cuore della Via Lattea.