Emissione di raggi gamma dalla Nebulosa del Granchio. Il fenomeno registrato tra il 19 e il 21 settembre dal satellite italiano AGILE non ha precedenti e ha spinto il team del satellite Fermi, una volta che anche i loro strumenti hanno confermato quanto rilevato dal satellite per Raggi Gamma AGILE, a sospendere le attività di “all sky scanning” (la scansione completa del cielo) per concentrarsi sulla regione della Nebulosa del Granchio dove è stato rilevato il fenomeno.
Il team italiano di AGILE, guidato dal PI Marco Tavani dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, nell’avvisare la comunità scientifica internazionale del fenomeno rivelato, ha sollecitato telescopi e satelliti a focalizzare l’attenzione sulla nebulosa del Granchio.
I satelliti Chandra e Hubble hanno comunicato di avere indirizzato il proprio sguardo su questa famosa Nebulosa, scoperta a occhio nudo nel 1054 da astronomi cinesi e arabi e distante 6000 anni luce dalla Terra. Anche il satellite della NASA Swift ha puntato più volte la Nebulosa del Granchio e una volta il satellite dell’ESA Integral.
E’ lo stesso Marco Tavani a darne conferma: “Oggi HST e Chandra puntano la Crab Nebula dopo l’inaspettata scoperta di AGILE di un forte flare gamma durato 2-3 gg. la settimana scorsa. Si cerca di capire se ci sono variazioni nella parte interna della nebulosa, collegate con il flare gamma, giant wisps o simili. C’e’ molta attesa. Terremo la comunità scientifica e il pubblico aggiornati sugli sviluppi”.
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Il satellite AGILE è una missione dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) condotta in collaborazione dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN).