EVIDENZE CONTROINTUITIVE SUL CLIMA

Sorprese dal Sole

Recenti osservazioni mostrano che una diminuzione dell'attività della nostra stella non sempre corrisponde a un calo delle temperature sulla Terra. Dal 2004 al 2007 è avvenuto il contrario.

     06/10/2010

L’attività del Sole potrebbe avere effetti inaspettati sul clima del pianeta. Lo avevamo già detto qui: “Le macchie solari, collegate all’attività solare – ha spiegato Alessandro Bemporad, ricercatore dell’INAF-OA di Torino, eletto nel 2009 “Fisico solare dell’anno” – aumentano e diminuiscono ciclicamente, senza che ci sia una diretta corrispondenza con le variazioni della temperatura terrestre”.

Recenti osservazioni mostrano addirittura che una diminuzione della quantità complessiva di radiazioni provenienti dal Sole non sempre corrisponde a un calo delle temperature sulla Terra. In particolare, secondo uno studio pubblicato questa settimana su Nature, tra il 2004 e il 2007 l’attività della nostra stella è andata scemando (come avviene normalmente nella fase calante di ogni ciclo solare di 11 anni). Contrariamente alle aspettative, questo sembrerebbe aver riscaldato la Terra anziché raffreddarla. L’energia che ha raggiunto il pianeta alle lunghezze d’onda della luce visibile sarebbe infatti aumentata, in corrispondenza della diminuzione dell’attività solare.

I ricercatori dell’Imperial College di Londra e della University of Colorado ritengono che sia plausibile anche il viceversa: ovvero, che il Sole tenda a raffreddare la Terra nei periodi di maggior intensità. E poiché nell’ultimo secolo l’attività del Sole è andata aumentando, questo significherebbe che in realtà avrebbe mitigato il riscaldamento globale, e non contribuito ad ingigantire il problema.

Si tratta di risultati che potrebbero stravolgere le nostre conoscenze sugli effetti del Sole sul clima. Gli stessi autori preferiscono usare molta cautela, prima di giungere a conclusioni affrettate e categoriche. “Non possiamo salatare alle conclusioni sulla base di quello che abbiamo registrato in un periodo relativamente breve. Abbiamo bisogno di condurre altri studi per esplorare l’attività del Sole e su scale temporali più lunghe”, ha precisato Joanna Haigh, prima firma dell’articolo su Nature, direttore del Dipartimento di Fisica e membro del Grantham Institute for Climate Change dell’Imperial College London. “Se poi ulteriori studi dovessero confermare lo stesso pattern, questo suggerirebbe che potremmo aver sovrastimanto il ruolo del Sole sul riscaldameto globale, anziché averlo sottostimato”.