Il telescopio spaziale Hubble in aiuto della missione Dawn. E’ quanto riporta il sito della NASA. Il grande telescopio spaziale della NASA e dell’ESA ha catturato le immagini del grande asteroide Vesta,così da permettere ai tecnici della NASA di perfezionare i piani per il rendez vous del veicolo spaziale Dawn, atteso nel mese di luglio del prossimo anno..
Gli scienziati hanno infatti realizzato, grazie alle immagini di Hubble, un video che contribuirà a migliorare le istruzioni di puntamento per la sonda quando sarà messa in orbita polare attorno Vesta. Le analisi delle immagini ha rivelato un’inclinazione sull’asse di quattro gradi più ad est di quanto si ritenesse finora.
Questo significa che il cambiamento delle stagioni tra gli emisferi settentrionale e meridionale di Vesta può aver luogo un mese dopo il previsto. Questo comporta una modifica del modello di luce solare che dovrebbe illuminare la sonda, che necessita di energia solare per svolgere alcune delle attività previste.
Le immagini sono state ottenute con la Camera a Grande Campo 3 dell’Hubble nello scorso febbraio ed integrate con le immagini precedenti prese con telescopi a terra e quelle prese con la Camera 2 dell’Hubble tra il 1983 e il 2007. Un totale di 446 immagini che hanno permesso di capire meglio l’inclinatura dell’asteroide.
“I risultati ci danno nuovi spunti di riflessione mentre facciamo il nostro cammino verso Vesta”, ha detto Christopher Russell, Principal Investigator di Dawn presso l’Università della California. “Poiché il nostro obiettivo è quello di mappare la superficie dell’asteroide e di misurare le prominenze che lo caratterizzano con una precisione di circa dieci metri, dobbiamo prestare molta attenzione all’illuminazione solare. Sembra che Vesta stia per avere una tarda primavera al suo polo nord il prossimo anno, o almeno più tarda di quanto avevamo programmato “.
Lanciato nel settembre 2007, Dawn arriverà sull’obiettivo la prossima estate e compiute le sue analisi, lascerà Vesta per incontrare poi il pianeta nano Cerere nel 2015. Vesta e Cerere sono gli oggetti celesti più massicci della fascia principale degli asteroidi che i trova tra Marte e Giove.
Lo strumento d’eccellenza a bordo di DAWN è lo spettrometro VIR-MS (Visual and Infrared Mapping Spectrometer), realizzato da un team di ricercatori dell’INAF e ingegneri della Galileo Avionica, sotto la responsabilità scientifica di Angioletta Coradini dell’IFSI-INAF, che è anche co-investigator dell’intera missione DAWN. VIR-MS, strumento in grado di misurare quanta radiazione di differenti “colori” viene riflessa o emessa da un corpo celeste, deriva dagli altri spettrometri italiani già sperimentati sulle sonde CASSINI, MARS EXPRESS, ROSETTA e VENUS EXPRESS. Analizzando i dati raccolti da VIR sarà possibile identificare i tipi di minerali che compongono la superficie rocciosa dei corpi celesti osservati.
A Venezia intanto si è aperto il Congresso “Science with the Hubble Space Telescope III: two decades and counting”.