Si chiamano Orionidi e l’appuntamento con loro è per la notte del 21 ottobre. Sono le stelle cadenti di autunno, che replicano lo spettacolo che ci danno le Perseidi che caratterizzano la notte di San Lorenzo, il dieci di agosto. Uno spettacolo per cui comunque vale la pena alzare gli occhi al cielo e in particolare quest’anno perché, quella stessa notte, torna la cometa Hartley 2, dopo sei anni e mezzo di “vagabondaggio” nella spazio, raggiungendo la distanza minima dal pianeta che ci ospita. E lo farà in occasione del centenario della scomparsa di Giovanni Schiaparelli, uno dei più grandi astronomi della storia che ebbe, tra l’altro, il merito di provare con certezza l’origine delle cosiddette stelle cadenti. Le stelle cadenti nascono quando la Terra incrocia l’orbita di una cometa i frammenti di polvere che questa ha disseminato lungo il suo viaggio si accendono nell’atmosfera terrestre, dando origine al fenomeno che fa sognare e desiderare. Per le Orionidi la cometa in questione è quella di Halley.
Pochi giorni dopo l’Osservatorio Astronomico di Brera apre al pubblico alcune delle stanze che furono anche del grande Giovanni Schiaparelli, già direttore dell’Osservatorio: la Cupola Fiore e la Cupola Schiaparelli, organizzando una serie di visite guidate su prenotazione. Ciascuna visita guidata offrirà l’occasione di visitare la Galleria degli strumenti antichi, la Cupola Fiore e la Cupola Schiaparelli: luoghi che nei secoli hanno ospitato centinaia di astronomi, tra i quali appunto il celebre Schiaparelli, facendo da scenografia all’astronomia italiana.
La cometa Hartley 2 il 21 ottobre sarà alla distanza minima di 18 milioni di chilometri dalla Terra, mostrando una larga chioma che si potrà ammirare a occhio nudo lontano dalle luci della città. Chi può passi una serata in campagna ospite di quei fortunati che la sera conoscono ancora il cielo come si è effettivamente creato.