Temevano di non farcela. Li preoccupava, in particolare, la concorrenza spietata dei concorrenti asiatici, che negli anni passati avevano fatto incetta di premi. E invece… non uno, ma addirittura due, dei cinque campioni italiani partiti il 15 ottobre per la Crimea, sono riusciti a salire sul podio delle Olimpiadi internazionali di astronomia.
A ricevere le ambitissime medaglie, Marco Monaci e Roberto Ribatti. Marco, che frequenta il liceo scientifico «Guglielmo Marconi» di Grosseto, gareggiava nella categoria senior, e si è aggiudicato sia il bronzo sia il premio speciale per la miglior prova pratica, sempre nella categoria senior. E una spettacolare medaglia d’argento—la prima in assoluto da quando l’Italia partecipa alle Olimpiadi— per uno dei tre azzurri della categoria junior: a salire sul secondo gradino dell’ambito podio, sbaragliando rivali di tutte le nazionalità, il giovanissimo Roberto Ribatti del liceo scientifico «Riccardo Nuzzi» di Andria (BA). «Quello di quest’anno, per la squadra italiana, è il miglior risultato di sempre», è il commento a caldo di uno dei due accompagnatori, Giuseppe Cutispoto, dell’INAF-Osservatorio astrofisico di Catania.
Ed ecco il resoconto di questa indimenticabile giornata di chiusura, ricca di suspense, inviato alla redazione di Media Inaf—direttamente dall’aeroporto di Mosca, mentre la squadra è in attesa d’imbarcarsi per l’Italia—dal secondo accompagnatore, Gaetano Valentini, dell’INAF-Osservatorio astronomico di Teramo:
Sudak daily report 23/10/2010
Oggi è stato il giorno dei risultati delle olimpiadi. Il giorno in cui è possibile raccogliere ciò che si è seminato.
La mattina, dopo la colazione, i ragazzi hanno partecipato ad un seminario del Prof. Tarasov (CrAO – Osservatorio della Crimea) con oggetto le stelle Be. Dopo il seminario tutti in città per gli ultimi acquisti e spendere gli ultimi averi in moneta locale (soprannominata da Giuseppe cucuzze). Al ritorno alla base tutti a pranzo. Dopo il pranzo, cominciava a salire la tensione per l’attesa della cerimonia di chiusura delle olimpiadi e quindi delle premiazioni.
Cerimonia che prendeva inizio alle 16:30 (un’ora di ritardo) con la classica passerella delle autorità locali e dei responsabili dell’organizzazione delle olimpiadi internazionali. La premiazione si è svolta in questo modo: per primi sono stati chiamati i ragazzi che hanno ricevuto gli attestati di partecipazione, poi i cosiddetti terza fascia (medaglia di bronzo), i seconda fascia (medaglia d’argento), quindi i prima fascia (medaglia d’oro) ed infine i premi particolari per le miglior singole prove. Il tutto senza distinzione fra categorie junior e senior ed intervallati da mini spettacoli con danze e musica.
Dopo la chiamata dei ragazzi con attestato di partecipazione, i componenti della squadra italiana erano leggermente più tranquilli, perché rimanevano in gioco due ragazzi, che quindi avrebbero portato a casa almeno il bronzo. Ma la soddisfazione è salita di colpo quando tra i bronzo è stato chiamato solo Marco Monaci, che ha ricevuto la sua medaglia e il relativo attestato. Questo voleva dire che Roberto Ribatti avrebbe vinto almeno l’argento: come effettivamente è avvenuto.
È la prima volta che l’Italia vince una medaglia d’argento alle olimpiadi di astronomia. Tutti seguivamo ormai il resto della premiazione quasi con apparente distacco quando, colti di sorpresa, è stato fatto il nome di Marco Monaci come migliore prova pratica nella categoria senior. A questo punto la soddisfazione si è fatta leggera euforia (con urla da stadio).
Riassumendo la squadra italiana torna a casa con un argento, un bronzo e un premio speciale per la miglior prova pratica nella categoria senior (con l’eccezionale risultato di 19.5 su 20), senza dimenticare che Roberto Ribatti è stato il secondo migliore (per soli 0.5 punti) nella prova pratica nella categoria junior.
Dopo la chiusura della cerimonia cene separate tra i ragazzi partecipanti da una parte e i team leader dall’altra, con conseguente fine serata di giochi e socializzazione. Prima di andare a nanna, piccola festicciola della squadra italiana a base di pane, salamella di Sudak, nutella e coca cola.
A Roberto e a Marco, alla squadra tutta, agli accompagnatori, e alle tante astronome e ai tanti astronomi che, nei mesi scorsi, si sono prodigati per arrivare a questo straordinario risultato (ricordiamo che, in Italia, le Olimpiadi sono organizzate dall’INAF e della SAIt), le più vive congratulazioni dalla redazione.
Foto e informazioni, in italiano, sulle Olimpiadi di astronomia su: www.olimpiadiastronomia.it
Qui, invece, un’intervista rilasciata da Marco Monaci a Media Inaf il giorno prima di partire per la Crimea