E’ un vero testa a testa per stabilire chi dei due sia più grande. Una “competizione” che si arricchisce in questi giorni di un nuovo colpo di scena. Siamo ai confini estremi del Sistema solare, e l’accanita contesa riguarda le dimensioni di due corpi celesti “osservati speciali” dagli astronomi in questi ultimi anni: Plutone, recentemente declassato dall’Unione Astronomica Internazionale a “Pianeta nano”, ed Eris, un altro corpo celeste che come Plutone si trova nella fascia di Kuiper, l’anello di corpi ghiacciati oltre l’orbita di Nettuno.
Finora si riteneva che Eris avesse dimensioni maggiori di Plutone. Nuove recentissime osservazioni sembrano però capovolgere ancora una volta le gerarchie, riassegnando a Plutone lo status di corpo roccioso più grande nell’estrema periferia del Sistema solare. Sabato scorso tre team di astronomi dislocati sulle Ande cilene hanno registrato il transito di Eris davanti ad una stella. Questa occultazione era stata prevista da tempo, ma vi era una certa indeterminazione circa la zona esatta del Sud America dove sarebbe stata visibile. Pur con strumentazione relativamente modesta, l’occultazione è stata registrata da Emmanuel Jehin dell’Università di Liegi, in Belgio, con il telescopio di 60 cm TRAPPIST a La Silla, seguito poi da Sebastian Saravia, Alain Maury, e Caisey Harlingten da San Pedro de Atacama. L’occultazione è stata registrata anche da un telescopio di 40 cm a controllo remoto comandato da Jose-Luis Ortiz dell’Istituto di Astrofisica dell’Andalusia, in Spagna.
Pur con alcune incertezze sulle misure, i risultati sembrano concordi nell’attribuire a Eris un raggio inferiore a quanto ritenuto: meno di 1170 km. Un valore che sarebbe appena più piccolo di quello di Plutone, stimato in 1172 km, con un’approssimazione di circa 10 km.
Altre misurazioni, condotte nel 2005 con il telescopio spaziale Hubble e in seguito con Spitzer avevano indicato invece per Eris valori del raggio compresi tra 1200 e 1300 km. L’incertezza di queste misure è dovuta alla grande distanza di Eris, superiore a 14 miliardi di km dal Sole, oltre 2 volte la distanza di Plutone e le dimensioni stesse del corpo celeste. La disputa su chi tra Eris e Plutone sia il corpo celeste più grande è però tutt’altro che chiusa e nuove e più accurate osservazioni saranno necessarie per dare un verdetto definitivo.