Del Lago della Fenice, o Phoenicis Lacus, ne scriveva già nell’Ottocento Virginio Schiaparelli in La vita sul pianeta Marte. Il 31 luglio scorso la sonda ESA Mars Express, durante la sua 8417esima orbita attorno al pianeta rosso, ha sorvolato la regione di Phoenicis Lacus, raccogliendo spettacolari immagini ad alta risoluzione (17 metri per ogni pixel) con la camera stereoscopia HRSC.
Immagini rilasciate oggi dall’ESA, dalle quali si evince chiaramente che il Lago della Fenice, in realtà, non è affatto un lago, bensì una formazione causata dal susseguirsi di episodi di intensa attività vulcanica.
Attività che ha dato orgine, oltre all’innalzamento dell’altopiano vulcanico di Tharsis, anche al sollevamento di blocchi e a molteplici faglie.
Uno fra i più caratteristici fenomeni di collasso di questa regione arriva a circa 3 chilometri di profondità rispetto al terreno circostante, come mostra l’immagine (disponibile anche per la fruizione in 3D) ottenuta grazie a un modello digitale usando i dati raccolti da HRSC. «Si trova a sud-est del Tharsis plateau, dove possiamo incontrare i vulcani più elevati del Sistema Solare. E sono stati proprio i vulcani, con la loro formazione, i responsabili della deformazione della crosta», spiega Giancarlo Bellucci, dell’INAF-IFSI di Roma, co-investigatore della camera HRSC. «La stessa struttura obliqua a forma di canyon si è formata in seguito al collasso della crosta marziana».
Qui puoi ascoltare l’intera intervista a Giancarlo Bellucci:
[audio:https://www.media.inaf.it/audio/20101112-bellucci.mp3|titles=Giancarlo Bellucci intervistato da Marco Malaspina]Qui, invece, un breve video con le immagini raccolte da HRSC:
[flv:https://www.media.inaf.it/video/flv/lago-della-fenice.flv 400 300]