E il satellite Fermi passa ai raggi gamma la Piccola Nube di Magellano.
Il satellite della NASA Fermi, che ha nello strumento LAT il suo strumento principale, al quale ha contribuito in modo determinante l’INFN, e si avvale del contributo di INAF, ASI ed INFN per l’analisi
dei dati, sta studiando ,una dopo l’altra, le galassie del gruppo locale.
Dopo aver rivolto la sua attenzione alla Grande Nube di Magellano, ora si è concentrato sulla sua sorellina minore, la Piccola Nube di Magellano (SMC). Scopo dello studio è utilizzare l’emissione gamma per valutare la densità di raggi cosmici presenti nella galassia.
Magellano.
“Il flusso della SMC è decisamente basso” dice Patrizia Caraveo, responsabile per lo sfruttamento scientifico della missione Fermi per l’INAF, “segno che la densità di raggi cosmici è minore che nella nostra Galassia. Si tratta di un risultato interessante ma non del
tutto inaspettato, visto che si sospettava che la densità dei raggi cosmici fosse in qualche modo proporzionale alla massa della galassia. Minore la massa, minore il numero di Supernovae che producono i raggi cosmici e minore è la capacità di tratterneli”