L’esistenza nell’Universo di un altro mondo, a parte la Terra, in grado di ospitare forme di vita è praticamente una certezza per gli scienziati. Scoprire dove si nasconde è tutt’altro paio di maniche. Ipotesi eccitante e non così remota. Con tutta probabilità, però, la caccia sarà lunga e l’agognato annuncio si farà attendere ancora un po’ (per quanto gli ultimi risultati della missione Kepler lascino ben sperare).
Mentre gli scienziati s’affaccendano con ogni mezzo per riuscire nell’impresa, si può ingannare il tempo con il nuovo gioco ideato dalla NASA. Si chiama Extreme Planet Makeover (è gratuito e non richiede registrazione) e permette a chiunque di cimentarsi nei panni dell’astrobiologo. Che, per mestiere, di fronte a ogni nuovo pianeta extrasolare (hanno ormai superato quota 500), si domanda: sarà abitabile? Dopo aver visitato il sito del Jet Propolsion Laboratory, sarà più facile capire perché la risposta è quasi sempre, togliamo pure il quasi, un desolante No.
Il gioco consiste nel creare il proprio pianeta extrasolare. Si può scegliere il modello di pianeta (tre le opzioni: Terra, Marte o Gliese 581 d), l’età, la stella attorno a cui farlo orbitare, la distanza dalla stessa. Quando si è soddisfatti della propria creazione, basta cliccare sull’immagine per la verifica più importante. Bisogna assicurarsi che sia un posto ospitale prima di decidere se emigrarvi. Un po’ di tentativi saranno sufficienti a convincervi che nella maggior parte dei casi, non sarebbe una buona idea: ci si ritroverebbe su una palla di ghiaccio, una roccia infuocata o un gigante gassoso.
Il passatempo è piuttosto elementare. Ma fornisce indicazioni istruttive per comprendere dove e come gli scienziati cercano la vita extraterrestre. Il lavoro degli scienziati del Virtual Planet Laboratory in fondo non è molto diverso: simulano al computer le caratteristiche ambientali e climatiche di pianeti simili alla Terra per provare a visualizzare come ci apparirebbero e fornire indicazioni a future missioni spaziali.