Erano le 11 e 36 del 28 gennaio 1986, quando la shuttle Challenger, alla sua decima prova di volo, esplose ad appena 73 secondi dal “lift off”. A bordo i 7 membri dell’equipaggio, il comandante Francis Scobee, il pilota Michael Smith, gli specialisti di missione Judith Resnik, Ronald McNair e Ellison Onizuka; gli altri due membri erano lo specialista di carico Gregory Jarvis, della Hughes Aircraft, e la maestra Sharon Christa McAuliffe.
Il Challenger era stato costruito appena quattro anni prima, nel 1982, un anno dopo il Columbia e fino a quel momento nessuna delle navette (nell’83 si era aggiunto il Discovery e nell’85 l’Atlantis), aveva dato problemi particolari, o perlomeno l’ipotesi della tragedia, che in un settore così ai limiti tecnologici deve essere sempre considerabile, sembrava un’idea lontana. Quella tragedia in diretta televisiva fu uno shock per il mondo, ma anche e soprattutto per il porgramma spaziale americano. Si dovettero attendere due anni prima che una navetta shuttle tornasse a superare l’atmosfera terrestre.
Ma paradossalmente questa tragedia, dovuta ad un guasto ad una guarnizione (chiamata O-ring) del segmento inferiore del razzo a propellente solido, fu seguita da una nuova filosofia, il mantra del Faster, Cheaper, Better che caratterizzo la politica degli anni 90 della NASA e del suo amministratore Daniel S. Goldin. Questa politica fu successivamente messa sotto accusa dopo l’altra tragedia dello Shuttle, quella avvenuta il 1 febbraio del 2003, quando il Columbia si disintegrò nella fase di rientro nell’atmosfera e i sette componenti l’equipaggio persero la vita. Diciassette anni dividono questi due drammatici avvenimenti e entrambi, insieme al primo incidente nella storia dell’esplorazione umana della NASA, l’incendio della capsula dell’Apollo 1, il 27 gennaio 1967, e in quell’occasione trovarono la morte i componenti di quello che doveva essere il primo equipaggio del programma Apollo.
Il 28 gennaio è diventato il giorno della memoria per quanti hanno dato la loro vita per la causa dell’esplorazione spaziale. Sul sito della NASA il filmato commemorativo e i discorsi dell’Amministratore Boden e del Presidente degli USA, Obama.