Tecnologia made in Italy per svelare i segreti dell’Universo. La tecnologia è quella sviluppata inizialmente per il telescopio spaziale XMM-Newton dalla Media Lario Technologies, azienda italiana specializzata nella realizzazione di componenti ottici ad alta precisione grazie a una propria procedura di produzione. Ora con la stessa tecnica la Media Lario sta costruendo pannelli e componenti destinati ad altri due telescopi, questa volta situati a terra. Il primo è ALMA (Atacama Large Millimiter Array): si trova in Cile e presto diverrà il più grande radiotelescopio al mondo. Il secondo è LMT (Large Millimeter Telescope), in fase di costruzione sulla vetta del Sierra Negra, un vulcano spento in Messico.
Entrambi i telescopi richiedono una precisione estrema nella costruzione dei proprio componenti, precisione che la Media Lario è riuscita a garantire grazie alla sua esperienza. Basti pensare ai 3000 pannelli che compongono le 25 antenne europee tra le 66 totali che costituiranno il radiotelescopio ALMA: la forma della superficie di ogni pannello deve essere estremamente precisa, con una deviazione massima consentita rispetto la forma ideale di soli pochi micron, un valore microscopico se pensiamo che un capello è spesso almeno 17 micron.
“Le caratteristiche chiave delle antenne di ALMA sono il design e le tecnologie innovative utilizzate per la produzione dei diversi sottosistemi in modo da poter raggiungere lo stato dell’arte richiesto da questo progetto”, ha dichiarato Stefano Stanghellini, project manager del sistema di antenne di ALMA.
Una volta completato, ALMA sarà in grado di cogliere la radiazione proveniente da alcuni degli oggetti più lontani e “freddi” dell’Universo, dalle nubi interstellari alla radiazione cosmica di fondo. Stesso discorso per la grande antenna a disco di 50 metri di diametro che costituirà LMT, il grande radiotelescopio in costruzione in Messico destinato a numerosi studi, compresa la ricerca di nuovi pianeti extrasolari.
Ma il sistema sviluppato dalla Media Lario per costruire le componenti di questi telescopi ha ulteriori applicazioni che vanno oltre lo spazio: ad esempio già da tempo viene sfruttato nella produzione di nuovi microchip più piccoli e più efficienti, poi inseriti in computer e strumentazioni utilizzate anche in campo medico. Dai telescopi ai computer, la tecnologia made in Italy è sempre in vetta.
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