Potrebbero essere stelle che precipitano nel buco nero gigante, situato al centro della nostra galassia, a provocare le due enormi bolle di raggi gamma scoperte per la prima volta dal satellite spaziale FERMI pochi mesi fa. Gli scienziati erano rimasti di stucco di fronte a questa struttura, mai osservata prima, che emette radiazione gamma e si estende per 25.000 anni luce sopra e 25.000 anni luce sotto il disco galattico. Le due superbolle – rimaste ignote fin a quando il sensibilissimo rivelatore LAT di FERMI non è riuscito a dipanare la “nebbia” gamma che ne offuscava la vista – occupano più di metà del cielo visibile, dalla costellazione della Vergine a quella della Gru. La loro natura e la loro origine, però, restavano un mistero.
Le indagini sono ancora in corso, ma intanto cominciano ad emergere le prime ipotesi. Una di queste, proposta su Astrophysical Journal Letters da Kwong Sang Cheng della University of Hong Kong e colleghi, chiama in causa le stelle che brulicano intorno al buco nero centrale. Si calcola che brillino più di 100 mila stelle in un anno luce di distanza dal buco nero. Secondo i ricercatori la gravità del mostro galattico sarebbe in grado di disintegrare una di queste stelle ogni 30 mila anni. La metà della massa della stella verrebbe risucchiata nel buco nero, mentre l’altra metà schizzerebbe via ad alta velocità eccitando il gas nell’alone della Via Lattea, ed emettendo quindi raggi gamma.
L’ipotesi resta da verificare. Secondo alcuni, infatti, è più probabile che a generare le superbolle siano stati eventi più drammatici, per esempio “l’indigestione” da parte del buco nero di un’enorme nube di gas o di un intero cluster di stelle, avvenuto qualche milione di anno fa. Oggi come oggi non si nota alcuna attività del genere nel cuore della Via Lattea, ma è plausibile pensare che nel passato ci sia stata una massiccia caduta di materiale nel buco nero centrale, con emissioni di getti di particelle ad alta energia. Quello che vediamo, quindi, sarebbero le “ceneri” di una colossale del buco nero al centro della Via Lattea. Un’altra ipotesi è che le bolle siano nate durante la formazione di ammassi stellari nel centro della galassia, milioni di anni fa. Solo ulteriori ricerche potranno chiarire il mistero.