Il soprannome le calza a pennello. “Meathook”, ovvero Gancio da macellaio. La forma della galassia NGC 2442, nella costellazione del Pesce Volante, assomiglia infatti a uno di quei ganci a doppio uncino usati per appendere i grossi tagli di carne, oppure in cucina per tenere in ordine mestoli e scolapasta.
Ecco a voi una galassia veramente sbilenca, a spirale asimmetrica. Uno dei bracci a spirale, dimora di una recente supernova, è ripiegato su se stesso, mentre l’altro, punteggiato da episodi di formazione stellare recente, si allunga lontano dal nucleo. A scattare i ritratti di questo oggetto celeste sono stati il telescopio dell’MPG/ESO da 2,2 metri a La Silla in Cile, e il telescopio spaziale Hubble della NASA/ESA, che insieme hanno catturato due diverse panoramiche. Anche se il WFI, da terra, non raggiunge la nitidezza delle immagini del telescopio spaziale Hubble, può osservare in un sol colpo una zona più ampia del cielo. I due strumenti spesso forniscono agli astronomi informazioni complementari.
L’aspetto squinternato di NGC 2442 è probabilmente dovuto all’interazione gravitazionale con un’altra galassia, a un certo punto della sua storia – anche se gli astronomi non sono stati finora in grado di identificare con sicurezza il responsabile di questa distorsione. Nell’immagine a grande campo qui sopra, ottenuta con lo strumento WFI (Wide Field Imager) dell’MPG/ESO, si vedono anche diverse galassie vicine a NGC 2442 e molte altre più lontane che formano un pregevole sfondo.
Nel 1999, nel più compatto dei due bracci a spirale, una stella massiccia è esplosa alla termine della propria esistenza, diventando una supernova. Confrontando precedenti osservazioni da terra, le immagini di Hubble del 2001 e altre scattate alla fine del 2006 (a lato), gli astronomi sono stati in grado di studiare in dettaglio cosa è successo alla stella negli ultimi momenti di vita. Quando è stata ottenuta questa immagine la supernova era già spenta e non è quindi visible. Le osservazioni dell’ESO, diversamente da quelle di Hubble, evidenziano anche l’altra estremità del ciclo della vita delle stelle. Lungo gran parte della galassia, e in particolare nel braccio a spirale più esteso, appaiono macchie rosa e rosse. Tale colore è dovuto all’idrogeno gassoso nelle zone di formazione stellare: la radiazione molto energetica prodotta dalle stelle neonate eccita il gas che forma la nube in cui sono nate, che di conseguenza risplende di rosso.
L’interazione con un’altra galassia che ha dato a NGC 2442 la sua forma asimmetrica ha probabilmente contribuito anche a innescare questo episodo recente di formazione stellare. Le stesse forze di marea che hanno deformato la galassia hanno anche disgregato le nubi di gas e dato inizio al loro collasso gravitazionale.