Nel nome di Fermi. Così si è caratterizzata l’apertura del 3° Fermi Symposium, il convegno internazionale dedicato ai risultati del satellite della NASA, Fermi, già Glast e dedicato al grande fisico italiano, premio nobel nel 1938. L’aula la magna dell’Università La Sapienza di Roma, la stessa università nella quale insegnò Enrico Fermi, che diede vita ad un gruppo di scienziati a cui si deve l’evoluzione della fisica moderna: i ragazzi di via Panisperna, la via dove si trovava l’istituto di fisica de La Sapienza.
A ricordare quanto il mondo debba a Fermi e ai suoi “ragazzi” è stato il Presidente dell’INAF Tommaso Maccacaro, che insieme al Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Enrico Saggese, e al vicepresidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Benedetto D’Ettorre Piazzoli, ha dato il benvenuto alle centinaia di ricercatori che, da tutto il mondo, ha affollato l’Aula Magna.
Il presidente Maccacaro ha sottolineato quanto il lavoro svolto da Fermi e dal suo gruppo non sia rimasto una realtà isolata, ma ha dato vita ad una scuola che fa della fisica e dell’astrofisica italiana un’eccellenza nel mondo. Un fatto riconosciuto nei tanti progetti e missioni, che siano della NASA o dell’ESA, che vedono i ricercatori italiani impegnati in un ruolo di primo piano.
Lo ha sottolineato anche il presidente Saggese, ricordando non solo Fermi e lo strumento LAT, realizzato dall’INFN con il supporto di ASI, ma anche i satelliti Swift, Planck e Herschel, il primo NASA, gli altri due ESA.
La prima parte della giornata è proseguita, come dicevamo, nel nome di Enrico Fermi, prima con un intervento di Giovanni Fabrizio Bignami dal titolo, Enrico Fermi e l’Astrofisica delle Alte Energie in Italia, seguita da un intervento di Ugo Amaldi, dell’Università di Milano la Bicocca, dal titolo l’Influenza di Fermi e del suo Gruppo Romano sul nucleare e la fisica medica.
Durante la giornata è stata resa pubblica l’applicazione I-Phone su Fermi, applicazione gratuita e disponibile qui. Inoltre al termine del suo intervento, il Presidente Maccacaro ha “lanciato” il video che Media INAF ha realizzato su Fermi.