Bracciale o catenina? Orecchini oppure orologio? Se realizzati in oro, sono sempre oggetti ambiti. Oggi più che mai, viste le quotazioni del metallo prezioso schizzate recentemente a valori record. Cifre astronomiche, verrebbe da dire. Ma l’astronomia, con l’oro e con gli elementi chimici pesanti c’entra in modo molto più profondo. Sono infatti le supernovae, esplosioni di stelle massicce al termine del loro ciclo evolutivo, le ‘fabbriche’ che producono gli elementi chimici con peso atomico superiore a quello del ferro e li disseminano poi nello spazio. Proprio come è stato osservato nella notte tra il 31 maggio e il primo giugno scorsi, quando alcuni astrofili in Francia e poi il PTF Sky Survey hanno individuato in uno dei bracci a spirale della galassia M51 il bagliore inconfondibile di una supernova. Altre indagini svolte presso l’Osservatorio Martin Kraar del Weizmann Institute in Israele e dell’Osservatorio Wise dell’Università di Tel Aviv hanno confermato la scoperta.
Ma questa supernova sembra essere diversa da tutte le altre finora conosciute. Il team internazionale di ricercatori che stanno analizzando immagini e dati dell’esplosione è infatti rimasto sorpreso nello scoprire che il materiale espulso dalla supernova contiene una grande varietà di elementi. Una composizione chimica mai riscontrata in altre supernovae osservate in una fase così prossima all’esplosione. Qual è allora l’origine di questa anomala abbondanza di specie chimiche? Gli scienziati ancora non si pronunciano. Ma la risposta potrebbe arrivare a breve. Sono infatti in corso ulteriori, approfondite indagini per cercare di risolvere questo nuovo enigma spaziale.