I buchi neri non si limitano a ruotare su se stessi ma possono anche viaggiare come proiettili dentro la propria galassia, dando origine alle emissioni di energia più potenti dell’Universo. La conclusione, teorica, viene dagli astrofisici della Brigham Young University ed è stata pubblicata sul Proceedings of the National Academy of Sciences.
Lo studio è nato cercando di determinare l’origine dei getti di energia emessi dai cosiddetti quasar, galassie distanti e molto luminose. Alla base dei getti, così come dell’energia che le rende così brillanti, vi sono i buchi neri giganti che si trovano al loro centro. Ruotando su se stessi, i buchi neri deformano l’andamento del campo magnetico circostante e producono zone ad alta tensione elettromagnetica. Dall’interazione tra queste zone e il gas circostante nascono i getti ad alta energia.
Secondo il nuovo studio, per ottenere getti potenti come quelli effettivamente individuati, le deformazioni del campo magnetico prodotte dalla sola rotazione dei buchi neri non bastano, ma occorre che si muovano anche in avanti, facendosi strada nel gas della galassia ospite. Verrebbe così spiegata l’eccezionale intensità di getti come quelli della galassia Centaurus A e di altri quasar brillanti, getti la cui lunghezza supera il milione di anni luce.
La fonte di energia tanto cercata non sarebbe quindi dovuta solo alle interazioni prodotte dal buco nero gigante al centro, ma anche da altri buchi neri in movimento, che attraversano la galassia come un proiettile ad alta velocità.