Ai nostri occhi non la renderà più giovane ma sembra che la Luna abbia un paio di centinaia di milioni di anni in meno. A stabilirlo è il risultato di un recente studio pubblicato oggi su Nature. E anche se non rimette in discussione l’ipotesi sull’origine del nostro satellite, evidenzia come la sua formazione sia un evento che ancora non abbiamo ricostruito nel dettaglio.
La teoria al momento più accreditata sostiene che la nascita della Luna sia conseguenza di un impatto avvenuto tra la Terra e un oggetto roccioso delle dimensioni di un pianeta come Marte. La Terra sopravvisse allo scontro mentre il materiale espulso nello spazio circostante si sarebbe successivamente aggregato sino a formare il nostro satellite. Per stabilire quanto tempo fa è avvenuta la formazione della Luna, in linea di principio basterebbe determinare l’età delle rocce lunari più antiche, tra le quali l’ anortosite ferrosa. E in effetti dalla loro analisi e datazione è risultato che la Luna deve avere circa 4.56 miliardi di anni. La stima però non è certa, per questo il nuovo studio ha cercato di migliorare la datazione applicando nuove tecniche di analisi su un campione di anortosite lunare appartenente alla collezione del Johnson Space Center della NASA. Ne è risultata un’età di 4.36 miliardi di anni, circa 200 milioni di anni in meno rispetto la stima precedente.
Il risultato di per sé non è sconvolgente, anche perché altri studi hanno fornito valori ancora più bassi, attorno ai 4.29 miliardi di anni. Tuttavia il dato conferma che l’età deve essere inferiore rispetto a quella canonica di 4.56 miliardi di anni e suggerisce di rivedere la natura dei processi geochimici che hanno portato la Luna a raffreddarsi e a diventare la nostra pallida compagna orbitante.
Per saperne di più:
- Leggi l’articolo “Chronological evidence that the Moon is either young or did not have a global magma ocean“, di Lars E. Borg, James N. Connelly, Maud Boyet & Richard W. Carlson