LO STUDIO SU SCIENCE

Il capriccioso meteo di Marte

Meno nuvole e più vapore acqueo su Marte di quanto ipotizzato finora? Uno studio apparso su Science ad opera dell'astrofisico italiano Luca Maltagliati mostra come l'atmosfera del pianeta rosso, in una fascia di altitudine compresa tra 20 e 50 km, sia satura di vapore acqueo. I dati grazie allo strumento SPICAM su Marsexpress

     30/09/2011

Come sulla Terra, anche su Marte le previsioni del meteo possono sbagliare. Sul Pianeta rosso, infatti, ci potrebbero essere meno nuvole e più vapore acqueo di quanto ipotizzato finora.

È quanto sostiene uno studio pubblicato su Science e coordinato dall’astrofisico italiano Luca Maltagliati dell’istituto di ricerca francese Latmos. I ricercatori hanno studiato la temperatura e il vapore acqueo dell’atmosfera marziana usando lo spettrometro Spicam (Spectroscopy for the Investigation of the Characteristics of the Atmosphere of Mars) a bordo della sonda Mars Express dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa).

Analizzando i dati relativi all’emisfero Nord (quello più umido) durante la primavera e l’estate dell’anno marziano, si è scoperto che ad altitudini comprese fra i 20 e i 50 chilometri l’atmosfera è supersatura di vapore acqueo, cioè l’umidità relativa è superiore al 100%. Ciò significa che a queste altitudini è presente molta più acqua (da 10 fino a 100 volte di più) rispetto a quanto previsto dai tradizionali modelli che descrivono il ciclo dell’acqua su Marte.

Questo grado di supersaturazione non esiste sulla Terra, mentre è presente su Marte forse perché nell’atmosfera manca quel pulviscolo intorno al quale il vapore può condensare formando le nuvole. Senza questi nuclei di condensazione, l’acqua rimane sospesa sotto forma di gas anche a temperature molto basse.

“Questo significa che il clima marziano è un sistema decisamente più complesso di quanto pensato finora – spiega Luca Maltagliati all’Ansa – perché il ciclo dell’acqua è strettamente connesso anche ad altre componenti del clima come il ciclo della polvere”. Inoltre, il fatto che in quello strato dell’atmosfera ci sia questa supersaturazione di vapore acqueo “significa che c’è molta più acqua che può essere trasportata, specialmente da nord verso Sud”.