Come si progetta un satellite? Quali sono le emozioni e la storia di chi lo progetta? La ricercatrice Anna Gregorio ce ne parla nel suo racconto “Il più bel satellite della mia vita”, dove, con stile e linguaggio rivolto a ragazzi e appassionati, descrive l’esperienza vissuta nel lavorare su Planck, il satellite europeo che dal 2009 sta svelando i segreti dell’origine dell’Universo.
Anna Gregorio è ricercatrice in fisica dell’ Università di Trieste, associata INAF e membro del team della missione Planck. Il suo è un racconto in prima persona, da protagonista della missione, e si rivolge soprattutto ai ragazzi delle scuole superiori e dell’università.
A lei abbiamo chiesto com’è nata l’idea di scrivere questo libro:
“L’idea è venuta agli editori di Scienza Express, dopo aver letto un mio articolo sul lancio del satellite nel quale descrivevo l’evento dal punto di vista emotivo e del contorno che ha circondato quel momento. Il lancio è da sempre vissuto e visto come un evento spettacolare carico di emozione e quello di Planck non era da meno”.
Come si è trovata a scrivere sapendo di rivolgersi a un pubblico di ragazzi ma anche di appassionati di ogni età?
“Per quanto riguarda i ragazzi, mi sono basata sulla mia esperienza nelle scuole. Tra i miei ruoli, mi occupo anche della parte di orientamento degli studenti delle scuole superiori per aiutarli nella scelta dell’università. Ammetto però che non è stato facile spiegare concetti complessi sapendo che il libro è rivolto non solo a loro, quindi dovendo scrivere per un pubblico più vasto di quello di una classe. Spero di esserci riuscita”.
“Il più bel satellite della mia vita”, Anna Gregorio, Scienza Express, 15 euro.