È partito. Il Mars Science Laboratory (Mrl), la nuova impresa della Nasa, ha iniziato il suo viaggio per Marte. La missione, che porterà con se il più grande laboratorio mai atterrato sul pianeta rosso, Curiosity, è costata 2,5 miliardi di dollari, ed ha obbiettivi decisamente ambiziosi.
Le attese, infatti, sono grandissime perché Curiosity è il più grande laboratorio ”intelligente” mai inviato su Marte ed equipaggiato per scandagliare e analizzare il suolo marziano in modo molto più sofisticato di quanto non abbiano fatto negli ultimi anni i suoi predecessori, i rover della Nasa Spirit e Opportunity.
Pesante circa una tonnellata, si sposterà sul suolo di Marte con sei ruote capaci di affrontare un terreno irregolare e accidentato. Andrà a caccia di tracce di vita grazie al suo braccio robotico, videocamere e un set di sensori progettati per cercare le tracce di un’evoluzione organica passata o presente sul pianeta.
In questa missione non manca l’Italia. A bordo della sonda vi saranno la copia digitale dell’autoritratto di Leonardo Da Vinci e del suo Codice del Volo, grazie ad una iniziativa del Tg scientifico della RAI “Tg Leonardo” e in particolare della collega Silvia Rosa Brusin. Ma c’è anche tecnologia italiana in questa ambiziosa missione. La società SITAEL ha infatti realizzato il sofisticato circuito integrato di tipo ASIC operante nel cuore del Mars Science Laboratory (MSL), ovvero del rover NASA che avrà il compito di investigare sulla passata e presente capacità di Marte di sostenere la vita.
Il circuito integrato realizzato della SITAEL è un microchip sofisticato in grado di resistere alle radiazioni e alle temperature estreme di Marte. Installato all’interno della stazione metereologica del rover, il circuito integrato andrà a rilevare i parametri ambientali di Marte (Vento, Umidità, Temperatura), dando un contributo fondamentale ai risultati della missione.
L’arrivo della sonda Msl su Marte è previsto nell’agosto 2012 e Curiosity scenderà sulla superficie del pianeta in corrispondenza del cratere di Gale, una delle zone più ricche di sedimenti e dove potrebbe essere piu’ probabile trovare testimonianze di vita.
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