È nato il nuovo sito dell’INAF. Non è solo la scelta di rinnovamento di un sito, che come è normale aveva ormai i suoi “annetti” sulle spalle, ma anche un’esigenza legata alla profonda evoluzione che la rete ha avuto negli ultimi anni. Un’evoluzione prepotente che l’ha resa la principale fonte di informazione per le giovani generazioni, andandosi a conquistare fette di pubblico sempre maggiore.
Il nuovo sito vuole riflettere questa evoluzione: un portale sulle attività del principale istituto nazionale per la ricerca nel campo dell’astronomia e dell’astrofisica che sia di semplice fruizione e molto informativo, che si coniugasse con l’esperienza fatta in questi due anni con la testata giornalistica Media Inaf, che permettesse lo sviluppo di altre forme di multimedialità, non solo sul sito giornalistico, ma anche su quello istituzionale, ovviamente mirato a ciò che specificatamente riguarda il mondo INAF.
Un sito fatto di immagini, non solo di testo, ma che sia semplice anche nelle informazioni, diciamo così, più “burocratiche”, indispensabili perché il cittadino abbia una corretta comunicazione di ciò che fa INAF, delle opportunità che offre, delle esigenze che ha.
Ovviamente non deve dimenticare la comunità scientifica, primo fruitore del sito istituzionale. Per questo abbiamo voluto collaudarlo on line, per metterlo a confronto con un prova pratica, come si testa un’auto per capirne effettivamente il potenziale o gli eventuali limiti che la progettazione e realizzazione può ipotizzare ma non provare.
Il nuovo sito dell’INAF è previsto anche in inglese, come è giusto che sia e che per troppo tempo non è stato. Tra pochi giorni sarà on line anche la versione “british”, stiamo completando le traduzioni. Questo porterà la redazione di Media Inaf a produrre, anche se in maniera più sintetica, anche in inglese, le news che popoleranno il sito INAF.
Un’ultima notazione: l’INAF è in una fase di transizione, a gennaio prenderà definitivamente forma il nuovo INAF, con l’entrata in servizio delle figure del Direttore Generale e del Direttore Scientifico. Il sito userà questa fase di transizione per testarsi, così che il 2012 il “nuovo” INAF, come lo ha definito il Presidente Giovanni Bignami, sia completo nella forma in tutte le sue parti, sito incluso.