Nuovo importante passo in avanti verso il completamento del James Webb, il telescopio spaziale che dovrà sostituire il vecchio Hubble. I test criogenici sugli specchi primari sono andati a buon fine e ora, passati i tempi più difficili durante i quali il futuro del progetto era stato messo in discussione, il traguardo finale è ancora più vicino.
Il James Webb Telescope è una realizzazione congiunta tra NASA, Agenzia Spaziale Europea e Agenzia Spaziale Canadese. Il telescopio utilizzerà 21 specchi, ognuno costituito da tanti segmenti che insieme permettono di eguagliare la capacità di un unico grande specchio. Proprio questi segmenti, per un periodo di dieci settimane, sono stati sottoposti a temperature di -233 gradi Celsius nei laboratori del Marshall Space Flight Center della NASA. In questo modo è stato possibile misurare le loro reazioni e variazioni di forma nelle varie fasi di abbassamento della temperatura, apportando di caso in caso tutte le modifiche richieste per garantire sempre il miglior rendimento. Gli specchi dovranno lavorare a queste temperature perché solo così sarà minimizzato il loro calore, la cui emissione nell’infrarosso andrebbe altrimenti a coprire i deboli segnali infrarossi provenienti dagli oggetti celesti sotto studio.
Ora che anche questi test sono stati superati, insieme ai risultati positivi ottenuti dalle prove tecniche sui fogli di kapton che costituiranno lo scudo termico, è possibile essere ottimisti sul completamento del James Webb Telescope. E pensare che fino a poco tempo fa l’intero progetto sembrava senza futuro, tra tagli ai finanziamenti, inconvenienti e cambi di programma. Una volta che andrà in orbita, avremo a disposizione il telescopio più potente mai realizzato e, cosa non da poco, un degno successore dello storico e indimenticabile telescopio spaziale Hubble.