Una volta completato, sarà il più vasto e dettagliato ‘censimento’ di stelle nella Via Lattea, la nostra Galassia. Ben 100.000 astri verranno infatti analizzati nei prossimi tre anni grazie al progetto APOGEE (Apache Point Observatory Galactic Evolution Experiment) a cui partecipano anche Leo Girardi e Sara Lucatello dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Padova. I dati raccolti includeranno le velocità radiali e le composizioni chimiche di oggetti celesti con età più diverse: da quelli di recente formazione a quelli più antichi, formatisi all’alba dell’universo. E proprio le informazioni provenienti da queste stelle, veri e propri fossili cosmici, permetteranno agli astronomi di ricostruire i processi evolutivi che hanno portato la Via lattea ad assumere la sua conformazione attuale, frutto di una crescita ottenuta inglobando nel tempo altre galassie più piccole.
A rendere questo ambizioso progetto una realtà è lo spettrografo di nuova generazione fornito dallo Sloan Digital Sky Survey-III e installato al telescopio da 2,5 metri dell’Apache Point Observatory nel New Mexico. Lo strumento, che lavora nella banda di radiazione del vicino infrarosso, possiede un sofisticato sistema di fibre ottiche in grado di convogliare contemporaneamente ma in modo selettivo la luce di centinaia di stelle. Questo sistema permette di ottenere spettri molto accurati di ciascuna delle stelle nel campo di vista dello strumento, che vengono poi registrati da una camera a lenti di puro silicio da 400 millimetri di diametro.
Grazie a questo gioiello della tecnica verrà derivata con grande precisione la velocità radiale, cioè lungo la nostra linea di vista, di ognuna delle stelle prese in esame. Un’informazione utile agli astronomi per identificare gruppi di stelle con moti correlati, un fenomeno che è spesso indice di una storia evolutiva comune. Sarà così possibile riconoscere quelle stelle formatesi all’interno di uno stesso ammasso e ora disperse o che, provenienti da un’altra galassia, sono state ‘cannibalizzate’ dalla Via Lattea. L’altro aspetto rilevante del programma APGEE è quello di fornire informazioni precise sulle abbondanze di quindici elementi chimici nelle stelle prese in esame, tra cui carbonio, azoto e ossigeno e come questi valori siano legati all’età delle stelle e alla loro posizione nella Galassia. Informazioni che permetteranno di ricostruire la storia evolutiva di molte generazioni di astri che hanno contribuito ad arricchire la Via Lattea di quegli elementi pesanti grazie ai quali si sono formati sistemi planetari e, come sulla Terra, è comparsa la vita.