SIMULAZIONE AL CALCOLATORE PER TITANO

Atmosfera in 3D

Ricostruita grazie al lavoro di due ricercatori del CNRS e ai dati raccolti dalle sonde Voyager 1 e Cassini-Huygens la struttura dell'atmosfera della maggiore tra le lune di Saturno. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature Geoscience.

     17/01/2012

Titano è una fra le lune del Sistema solare di cui, a dispetto della sua distanza, disponiamo di una maggiore quantità di informazioni scientifiche. Il più grande tra i satelliti di Saturno è infatti stato visitato dalla sonda Voyager 1 nel 1981 e poi dalla Cassini-Huygens, entrata nell’orbita del pianeta dagli anelli nel 2004. E l’anno successivo è arrivato lo storico allunaggio del lander Huygens, che con i suoi strumenti ha raccolto per alcuni minuti  immagini e dati preziosissimi sull’atmosfera e la superficie di Titano.

Nonostante ciò, la dinamica e le caratteristiche dell’atmosfera di questo mondo, per la maggior parte composta di metano, sono ancora tutt’altro che ben comprese. Questo perché l’atmosfera di Titano è così densa da rendere praticamente impossibile indagare quello che avviene nei suoi strati più profondi, in vicinanza della sua superficie.

Per superare questo limite, Benjamin Charnay e Sébastien Lebonnois, due ricercatori del CNRS di Parigi, hanno realizzato una simulazione al calcolatore dell’atmosfera di Titano. Un complesso programma che, oltre a una lunga serie di equazioni, incorpora anche i dati sulla composizione chimica dell’atmosfera, informazioni su velocità e direzioni dei venti e sui processi di formazione delle nubi raccolti finora dai tre veicoli spaziali.

I risultati della simulazione, pubblicati nell’ultimo numero della rivista Nature Geoscience, mostrano chiaramente gli effetti dell’interazione degli strati più bassi dell’atmosfera di Titano con la sua superficie. Oltre questa struttura, la ricostruzione indica la presenza di un ulteriore strato atmosferico che potrebbe essere prodotto da cambiamenti stagionali nella circolazione delle masse di metano gassoso. Secondo i ricercatori, tutta l’atmosfera di Titano è governata dalle interazioni di queste due componenti, che determinano le intensità e le direzioni dei venti, modellano la superficie della luna e regolano la formazione delle nubi a bassa quota.

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