La Nebulosa Carena come non l’avete mai vista. Il merito è del VLT, il Very Large Telescope dell’ESO, in combinazione con una camera sensibile all’infrarosso chiamata HAWK-I. L’immagine di questo vivaio stellare è stata ottenuta nella banda infrarossa, che ha permesso di svelare lo sfondo azzurro prodotto da queste giovani stelle, senza che il gas e la polvere ne nascondesse la bellezza.
La Nebulosa Carena si trova nel cuore della zona australe della Via Lattea, a circa 7500 anni luce dalla Terra nella costellazione della Carena. È una delle incubatrici di stelle massicce a noi più vicine e vi si trovano molte delle più grandi e brillanti stelle a noi note. Una laboratorio ideale per gli astronomi per studiare la nascita e la “prima infanzia” delle stelle. Una di queste, la misteriosa e instabile Eta Carinae, fu considerata, nel decennio 1840/1850, la seconda più brillante e probabilmente esploderà come supernova in un futuro non lontano.
Eta Carinae appare in basso a sinistra in questa immagine, circondata da nubi di gas, rese incandescenti dalle radiazioni ultraviolette. Nell’immagine si notano anche zone scure di materiale denso e compatto che rimane opaco anche nella banda infrarossa: sono i gusci di polvere che avvolgono le nuove stelle in formazione. L’immagine mostra ma anche centinaia di migliaia di stelle più deboli che prima non erano visibili.
L’ammasso brillante vicino al centro dell’immagine è Trumpler 14. Sulla sinistra invece si nota una piccola concentrazione di stelle che appare di color giallo. Questo raggruppamento di stelle è stato visto per la prima volta in questa nuova immagine.