Galassie che si fondono a formare una galassia più grande. È il fenomeno tutt’altro che raro che coglie in questa immagine il VST (VLT Survey Telescope) ultima aggiunta all’Osservatorio dell’ESO di Paranal in Cile. Siamo nell’ammasso di galassie di Ercole. La nitidezza di questa nuova immagine e il grandissimo numero, alcune centinaia, di galassie immortalate in grande dettaglio in meno di tre ore di osservazione confermano le grandi potenzialità del VST e della sua enorme camera per immagini OmegaCAM per esplorare l’Universo vicino.
Il programma VST è una joint venture tra l’INAF–Osservatorio Astronomico di Capodimonte e l’ESO. l’INAF ha progettato e costruito il telescopio con la collaborazione di industrie italiane e l’ESO è responsabile dell’edificio e dei lavori di ingegneria civile al sito. OmegaCAM, la fotocamera del VST, è stata progettata e costruita da un consorzio che include istituti in Olanda, Germania, Italia, con contributi significativi dell’ESO.
“Un’altra immagine spettacolare, dice Massimo Capaccioli, PI del VST e componente del CdA dell’INAF, che testimonia l’ottima qualità dello strumento. Tra non molto cominceranno a uscire anche i primi risultati scientifici di VST+OmegaCam, e allora, io spero, ne vedremo delle belle, soprattutto sul fronte degli oggetti e dei fenomeni rari e sconosciuti”.
L’ammasso di galassie di Ercole (noto anche come Abell 2151) si trova a circa 500 milioni di anni luce da noi, nella costellazione di Ercole. È diverso da altri gruppi di galassie vicini sotto diversi aspetti. È di forma piuttosto irregolare, contiene una grande varietà di tipi di galassie, in particolare galassie spirali giovani che stanno ancora formando stelle, e non contiene giganti ellittiche.
Le numerose interazioni e il grande numero di galassie a spirale ricche di gas e in piena formazione di stelle rendono l’ammasso di Ercole simile alle galassie giovani dell’Universo più lontano. A causa di questa somiglianza gli astronomi ritengono che l’ammasso di galassie di Ercole sia relativamente giovane. È in sostanza un nugolo vibrante e dinamico di galassie che un giorno matureranno in una sola, più simile alle galassie vecchie più tipiche degli ammassi della nostra zona galattica.
Gli ammassi di galassie si formano quando gruppi più piccoli di galassie si avvicinano tra loro a causa della reciproca attrazione di gravità. A mano a mano che la distanza diminuisce, gli ammassi diventano più compatti e più sferici. Nello stesso tempo, le galassie stesse si avvicinano e molte interagiscono. Anche se le galassie a spirale sono dominanti nei gruppi iniziali, le collisioni tra galassie alla fine ne distorcono la forma a spirale, ne strappano il gas e la povere e infine spengono in gran parte la formazione stellare. Per questo, la maggior parte delle galassie negli ammassi evoluti sono ellittiche o irregolari. Una o due grandi ellittiche, formate in questo processo di interazione tra galassie più piccole e ricche di stelle vecchie, di solito risiedono al centro di questi ammassi evoluti.
Si pensa che l’ammasso di Ercole sia formato da almeno tre ammassi più piccoli e gruppi di galassie che stanno proprio in questo momento concorrendo a formare una struttura più grande. Inoltre, l’ammasso stesso si sta avvicinando ad altri ammassi per formare infine un superammasso. Queste raccolte giganti di ammassi rappresentano alcune delle strutture più grandi dell’Universo. L’ampio campo di vista e la qualità dell’immagine prodotta da OmegaCAM sul VST lo rendono lo strumento ideale per studiare la periferia degli ammassi di galassie dove avvengono le interazioni tra ammassi ancora così poco conosciute.
Questa spettacolare immagine mostra non solo le galassie dell’ammasso di Ercole ma anche molti altri oggetti più deboli e confusi sullo sfondo. Queste sono galassie molto più lontane da noi. Più vicino a noi, invece, sono visibili in primo piano molte brillanti stelle della Via Lattea così come alcuni asteroidi che hanno lasciato brevi tracce muovendosi lentamente durante l’esposizione.