Dopo quasi 15 anni dal suo lancio, la missione Cassini-Huygens non finisce di stupire. Lo dimostrano le immagini con cui è stato realizzato il filmato di oggi, dove risulta ben visibile il passaggio delle stagioni su Titano, la luna di Saturno.
Le immagini sono state raccolte tra il 2006 e il 2009, durante gli “Orbital Tour” che vanno dal numero 22 al numero 56 (indicati nella legenda delle immagini dalla sigla T), e sono state ottenute grazie alla collaborazione tra diversi strumenti a bordo della sonda Cassini. Le porzioni a colori dei singoli fotogrammi sono realizzate dallo spettrometro ad immagini VIMS, a cui l’INAF ha fortemente contribuito con lo IAPS Roma. Le immagini mostrano solo la porzione del pianeta inquadrata da VIMS durante i vari sorvoli, e sono a falsi colori (con i canali rosso, verde e blu assegnati rispettivamente alle lunghezze d’onda infrarosse intorno ai 5, 2.8 e 2.03 micron).
Le altre parti delle immagini in bianco e nero sono state ottenute dalla camera e dal radar della sonda. Per rendere più evidente il passare del tempo, tutte le immagini sono state proiettate in postproduzione sul globo di Titano, con il Polo nord della luna nel centro dell’immagine.
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Il filmato realizzato con le immagini della Cassini raccolte dal 2006 al 2009 (Credits: NASA/JPL-Caltech/University of Arizona/CNRS/LPGNantes)
E’ cosi possibile vedere l’evoluzione in questo periodo temporale dell’emisfero nord della luna di Saturno. E i cambiamenti stagionali del passaggio dall’inverno alla primavera risultano molto evidenti. Le nuvole che nel 2006 coprivano il polo nord risultavano inizialmente dense e opache, come delle vere e proprie nuvole invernali. Ma al passare degli anni le nuvole si diradano, e all’equinozio del 2009 le stesse nuvole appaiono più trasparenti, permettendo finalmente di intravedere i mari e i laghi della superficie sottostante, ben visibili nelle ultime immagini del filmato. Negli ultimi fotogrammi, la freccia rossa indica il leggendario Mare Kraken, scoperto nel 2007 e considerato finora la più grande superficie liquida presente sulla superficie di Titano.
Grazie alle osservazioni della Cassini, gli scienziati trovano conferma delle molte analogie tra il clima di Titano e quello della Terra (leggi l’articolo per maggiori dettagli). Anche se alcune differenze esistono e non sono da poco: prima di tutto, l’elemento principale del ciclo di Titano non è l’acqua ma il metano, presente sulla luna in tutti i suoi stati: in forma solida, liquida e gassosa. Seconda differenza è la lentezza con cui la spessa e densa atmosfera di Titano risponde rispetto all’atmosfera terrestre, creando delle stagioni che durano circa 7 dei nostri anni. Dando così alla sonda Cassini tutto il tempo di osservare lo spettacolo del lento passare delle stagioni sulla Luna di Saturno.
La rubrica “Immagini dal Sistema Solare” è a cura della Southern Europe Regional Planetary Imaging Facility (SRPIF), la Fototeca NASA ospitata presso lo IAPS di Roma con la collaborazione dello Space Photography Laboratory (SPL), la Fototeca dell’Università dell’Arizona.