UltraVISTA. È la survey che l’ESO sta realizzando con il telescopio ad infrarossi e della quale l’immagine qui riprodotto rappresenta la più ampia panoramica del cielo profondo mai realizzata in tale lunghezza d’onda, un pezzetto qualsiasi di cielo che mostra oltre 200 mila galassie.
Gli astronomi dell’ESO hanno puntato ripetutamente il telescopio VISTA sulla stessa zona di cielo per accumulare lentamente la debolissima luce prodotta dalle galassie più distanti. In totale, sono state combinate per questa immagine più di seimila pose individuali, per un tempo di esposizione totale di 55 ore, attraverso cinque filtri di colori diversi.
La survey UltraVISTA è dedicata al campo COSMOS nella costellazione del Sestante, regione di cielo osservata da moltissimi telescopi, ra cui il Telescopio Spaziale Hubble frutto della collaborazione tra NASA ed ESA, così che i numerosi dati possano essere sfruttati da vari studi e ricerche. .
Ad un primo approccio le immagini di UltraVISTA possono apparire insignificanti: alcune stelle brillanti e una spruzzata di stelle più deboli. In realtà, quasi tutti gli oggetti deboli non sono stelle della nostra Via Lattea, ma galassie remote, ciascuna composta da miliardi di stelle. Ingrandendo l’immagine sempre di più, fino a riempire lo schermo e oltre, se ne vedono in numero sempre maggiore, fino a contarne oltre 200 mila.
L’espansione dell’Universo sposta la luce degli oggetti distanti verso lunghezze d’onda maggiori. Per le galassie più lontane che riusciamo ad osservare, questo significa che la maggior parte della luce cade nella zona infrarossa dello spettro quando arriva a Terra. Un telescopio molto sensibile nella banda infrarossa e con un grande campo di vista come VISTA è lo strumento più potente per individuare galassie distanti nell’Universo primordiale. Studiando la luce sempre più spostata verso il rosso di galassie a distanze sempre maggiori gli astronomi possono risalire alla formazione delle galassie stesse e alla loro evoluzione nel corso della storia del cosmo.
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