In attesa del Nobel, Peter Higgs ha già il suo asteroide. Lo ha scoperto nell’ormai lontano 1997 l’astronomo amatoriale italiano Silvano Casulli, (uno “scopritore di asteroidi” di professione, con decine di scoperte al suo attivo) e fino alla scorsa primavera si chiamava più freddamente asteroide 29470. Ma lo scorso 6 aprile il Minor Planet Center dell’International Astronomical Union aveva accettato la proposta dello stesso Casulli di dedicare questo asteroide a Higgs.
Già a fine dicembre i dati preliminari presentati al CERN dagli esperimenti ATLAS e CMS lasciavano infatti intravedere quello che poi si è concretizzato la scorsa settimana, ovvero una conferma (in gran parte almeno) delle previsioni teoriche fatte mezzo secolo fa dallo stesso Higgs sull’esistenza di una nuova particella, che conferirebbe a tutte le altre la loro massa.
Se per i fisici sono ancora necessari altri dati per confermare pienamente quanto ipotizzato da Higgs, quelli disponibili erano già sufficienti per meritargli un “suo” asteroide. Una notizia che lo stesso Casulli ha comunicato a Higgs la scorsa primavera, ricevendone un ringraziamento scritto.
Per la cronaca, l’asteroide Higgs orbita intorno al sole a una distanza media di circa 2.5 Unità Astronomiche, nella così detta “fascia principale”. Ha un’orbita poco eccentrica e un diametro presunto di di 20 Km. Non si conosce ancora il periodo di rotazione, ma Casulli tenterà di calcolarlo nel settembre del 2013.
Per saperne di più
- La scheda dell’asteroide Higgs sul sito della International Astronomical Union