La stagione sta cambiando su Titano, la più grande luna di Saturno, e naturalmente le immagini della sonda Cassini non mancano di rilevarlo. Già quando raggiunse il sistema di Saturno nel 2004, la sonda registrò una “cappa” di foschia ad alta quota ed un vortice (una massa di gas in rapido movimento attorno al polo) nell’atmosfera di Titano, nei pressi del suo polo nord. All’epoca era inverno sull’emisfero nord della Luna. Successivamente diversi strumenti a bordo della sonda hanno tenuto d’occhio l’atmosfera di Titano dalle parti del Polo sud, in cerca di segni dell’arrivo dell’inverno da quella parti. Ora, mentre la cappa di foschia a nord è rimasta, la circolazione nell’alta atmosfera è passata dal polo nord (illuminato) al freddo polo sud. Questo movimento sembra causare uno sprofondamento di parti dell’atmosfera a più alta densità sopra il polo sud e la formazione ad alta quota di foschia e vortici.
“La struttura interna del vortice ricorda alcuni fenomeni presenti nell’atmosfera terrestre – ha dichiarato Tony del Genio, membro del team Cassini all’Istituto Goddard della Nasa, New York – Ma diversamente dalla Terra, dove tali strati sono appena sopra la superficie, questo invece è a grande altitudine, forse per reazione al raffreddamento stagionale della stratosfera di Titano man mano che si avvicina l’inverno meridionale. Ma questo è ancora presto per affermarlo con certezza”.
Le telecamere a luce visibile di Cassini hanno catturato a marzo i primi segni del processo iniziale di concentrazione della foschia nel polo sud di Titano, mentre lo spettrometro ad infrarossi VIMS (Visual and Infrared Mapping Spectrometer, uno dei fondamentali contributi italiani alla missione) ha ottenuto immagini a falsi colori il 22 maggio e il 7 giugno.
“VIMS ha visto una concentrazione di aerosol a circa 300 km sopra la superficie del polo sud di Titano” ha detto Christophe Sotin, un membro del team VIMS al Jet Propulsion Laboratory della Nasa, Pasadena, in California. “Non abbiamo mai visto prima aerosol in questa regione e a questa quota, quindi sappiamo che è qualcosa di nuovo. ”
Il 27 giugno le telecamere di Cassini hanno catturato l’occhio del ciclone del polo sud in luce visibile. Queste nuove immagini mostrano in dettaglio questo strato di foschia ad alta quota.
“Ulteriori osservazioni future ci forniranno validi test per i modelli dinamici di circolazione di Titano: la chimica, le nubi, e il processo dell’aerosol nella più alta atmosfera”, ha dichiarato Bob West, vice-responsabile del team di studio delle immagini al JPL.
La missione Cassini-Huygens è una collaborazione tra la NASA, l’Agenzia spaziale europea e l’Agenzia Spaziale Italiana.