Avranno il loro picco tra la notte di domenica e la mattina di lunedì. Sono le Perseidi che ogni anno, di questo periodo, ci offrono l’incantante spettacolo delle stelle cadenti. Con una frequenza di una/due al minuto di media, le Perseidi, il cui nome si deve alla costellazione di Perseo da dove sembrano comparire, illumineranno una notta resa più scura dalla benevolenza della Luna, il nostro satellite sarà infatti poco oltre la fase di ultimo quarto e il suo chiarore diventerà tangibile solamente nelle ore che precedono l’alba.
Ovviamente prendendo la precauzione di guardare il cielo da una località riparata dalle tante luci dei centri urbani. Un’occasione Numerose le iniziative per gli astrofili previste in tutta Italia, come Calici di stelle, la manifestazione enogastronomica dell’Associazione Nazionale Città del Vino che in molte località sarà abbinata alle Notti delle stelle promosse dall’Unione Astrofili Italiani (Uai).
Le Perseidi sono residui del passaggio periodico della cometa Swift-Tuttle. Quando la Terra, annualmente, passa vicino l’orbita compiuta da questa cometa, piccoli frammenti grandi come grani di sabbia o al massimo come piselli, entrano nell’atmosfera terrestre a 60 kilometri al secondo, da un’altezza di cento km, comprimendo l’aria che incontrano, creando un’incandescente onda d’urto, un po’ come un motoscafo comprime l’acqua creando una scia, e spesso è quello ciò che vediamo. Le meteore che si formano dalle comete sono più grumi di polvere che pezzi di roccia e non hanno né dimensioni né peso per giungere fino a Terra.
Il passaggio più ravvicinato della Terra all’orbita della cometa Swift-Tuttle si ebbe nel 1992 e quell’anno e gli immediatamente successivi garantirono un spettacolo particolare delle Perseidi. Ora si è tornati alla normalità e bisognerà attendere il 2125 per un passaggio così ravvicinato.