La “Blue Moon” di cui parla la famosa canzone sarà visibile il prossimo 31 agosto. Il colore però non c’entra. Con il termine “luna blu” si indica per tradizione, soprattutto nei paesi di lingua anglosassone, la seconda Luna piena in un mese di calendario. “Solitamente si ha solo una Luna piena al mese, ma in alcuni casi ce ne possono essere due” spiega David Reneke, astronomo e giornalista del periodico “Australasian Science”. “Gli antichi pensavano che la seconda Luna piena avesse un particolare significato spirituale”.
Non è affatto chiaro da dove provenga il termine “Luna blu” ma sembra risalire a più di 400 anni fa, in origine per rifererirsi alla circostanza in cui una stagione aveva quattro lune piene anziché le normali tre. Oggi si fa piuttosto riferimento ai mesi del calendario. Ma perché possono esserci due Lune piene in un mese? Facile. I pleniluni avvengono ogni 29 giorni, mentre la maggior parte dei mesi sono di 30 o 31 giorni, in questo modo è possibile che ci siano due Lune piene in un solo mese; solo a febbraio non può accadere. Questo avviene in media una volta ogni due anni e mezzo. Non bisogna pensare che il famoso colore blu appartenga alla Luna stessa però. Solo in rari casi, che nulla hanno a che fare con questa tradizione, la Luna appare effettivamente blu per colpa delle polveri dovute all’inquinamento nell’atmosfera terrestre, che diffondono luce blu. Ad esempio, la Luna apparve verde-bluastra per circa due anni dopo l’eruzione del Krakatoa nel 1883.