Osservare al telescopio la Luna è sempre una grande emozione. È l’oggetto astronomico più vicino alla Terra, poco più di un secondo-luce di distanza, e guardandolo si ha la sensazione di starci sopra, di viaggiare tra i crateri, i mari, le montagne. Il 22 Settembre sarà esattamente al primo quarto, l’illuminazione migliore per poterla osservare perché la luce, incidendo lateralmente, crea un gioco di ombre che mette in rilievo i particolare della superficie.
Quando la NASA propose, nel 2010, la realizzazione di un International Moonwatch Party immediatamente l’Italia aderì con entusiasmo all’iniziativa, che fu una importante occasione di incontro e collaborazione tra i professionisti dell’INAF e gli astrofili riuniti nell’UAI. Questo è il terzo anno di questa manifestazione e sono migliaia in tutto il mondo gli Osservatori, i centri di cultura scientifica e le piazze dove sarà possibile osservare la Luna nelle migliori condizioni. E sono già molte decine i punti di osservazione in Italia.
Ricordo di averne parlato con il compianto Franco Pacini, poco prima della prima edizione del 2010 e l’immagine suggestiva che mi trasmise fu «l’obiettivo è quello di far osservare almeno una volta la Luna al telescopio a tutti gli abitanti della Terra». Sarebbe un risultato grandioso se ciò gradualmente fosse raggiunto attraverso questa imponente azione di diffusione a cui quasi tutti i paesi del mondo aderiscono.
Al primo quarto, verso il terminatore (la linea che separa la luce dal buio) ci sono molte formazioni montuose e crateri facilmente osservabili, anche da un buon binocolo o da un piccolo telescopio con soli 15 o 20 ingrandimenti. I gruppi montuosi denominati gli Appennini e le Alpi saranno facilmente visibili proprio vicino al terminatore; tra questi due gruppi montuosi si potrà osservare il cratere denominato Archimede ma anche tanti altri più piccoli presenti in quell’area. Il centro del nostro satellite sarà dominato dal Mare della Tranquillità, dove allunò il LEM dell’Apollo 11, il 20 Luglio 1969. Sempre verso il terminatore sarà possibile osservare tanti altri crateri: tra i più belli segnalo Hipparcus, Albategnus, Alphonsus, Arzachel.
Consiglio tutti di munirsi di una cartina lunare; molte saranno distribuite durante la serata del MoonWatch Party; in alternativa ce ne sono disponibili on line di tutti i tipi, dimensioni e qualità scaricabili anche da smart phone o tablet. Per non far diventare questa occasione di avvicinamento all’astronomia solo una mera curiosità, ma consentire anche un certo approfondimento è bene soffermarsi al telescopio qualche minuto e riuscire a riconoscere qualche formazione montuosa e qualche cratere.
Una delle attività didattiche più interessanti, ma che richiede un po’ di tempo e precisione, è la misurazione dell’altezza delle montagne attraverso la lunghezza delle ombre. Basta fare una buona foto e determinare l’altezza del Sole sull’orizzonte lunare nel punto oggetto di misurazione. Con un po’ di trigonometria elementare si può calcolare facilmente l’altezza di alcuni picchi degli Appennini. È un piccolo risultato scientifico che, per uno studente, può essere molto efficace.
Andiamo quindi tutti ad osservare la Luna il 22 Settembre e godiamo delle immagini straordinarie che sa darci questo nostro meraviglioso satellite.