Con la consegna dei primi 2 dei suoi 18 specchi, comincia a prendere forma il James Webb Space Telescope della NASA, che dovrà prendere il posto del telescopio orbitante Hubble. Gli ingegneri del Goddard Space Flight Center della NASA sono al lavoro per testare i due specchi appena consegnati, che verranno poi conservati in una camera sterile finché non verrà il momento di cominciare ad assemblarli sulla struttura del telescopio. Ad inviare gli specchi il 17 settembre 2012 era stata la società Ball Aerospace, in Colorado, responsabile della tecnologia ottica del telescopio James Webb Space e del sistema di specchi. I restanti 16 dell’assemblaggio verranno inviati nei prossimi 12 mesi, e la loro installazione sul telescopio sarà completata entro il 2015.
Grazie a questi specchi, Webb potrà raccogliere la luce infrarossa emessa da oggetti molto lontani e deboli, e permetterà agli scienziati di studiare ogni fase della storia del nostro Universo, dai primi bagliori luminosi dopo il Big Bang, alla formazione dei sistemi stellari in grado di sostenere la vita su pianeti come la Terra.
“Questi primi due specchi arrivati alla base Goddard sono un importante primo passo che porta verso la loro integrazione sulla struttura di volo”, ha detto Lee Feinberg, Manager dell’Optical Telescope Element della NASA per il telescopio spaziale James Webb al Goddard Space Flight Center a Greenbelt, Maryland. “Questi specchi soddisfano le esigenze della missione, che è una grande notizia per il telescopio Webb”.
Gli scienziati del telescopio e gli ingegneri hanno determinato che uno specchio principale di 6,5 metri è ciò che era necessario per misurare la luce proveniente da galassie lontane. Ciascuno dei 18 assemblaggi di specchi a forma esagonale, che costituiscono lo specchio principale, misura più di 1,3 metri di diametro, e pesa circa 40 kg. La loro grandezza è indispensabile per permettere al telescopio Webb di osservare più dettagli possibili ed aumentare così la sua sensibilità.
Il Webb è un progetto comune della NASA, dell’Agenzia spaziale europea e di quella canadese e sarà il primo osservatorio astronomico spaziale ad utilizzare in modo attivo lo specchio segmentato.